Ferrari a guida autonoma? No grazie, sarebbe una follia

Ferrari interior

La Ferrari non ha alcun interesse a costruire vetture a guida automa, che portano a spasso da sole i passeggeri. In un certo senso, la casa di Maranello è il punto di riferimento per i costruttori che non vogliono sposare la logica delle auto-robot. La notizia fa molto piacere agli appassionati, che inorridiscono al solo pensiero di essere trasportati da un computer su quattro ruote, specie se con il “cavallino rampante” sul cofano.

Per fortuna, nel mondo, c’è ancora chi non si piega a quei trend, dettati dall’alto, che sembrano voler uccidere le belle emozioni della vita. Ferrari e guida autonoma sono due espressioni che non si possono affiancare: un ossimoro, una contraddizione in termini. Le “rosse” sono l’apice del piacere di guida e delle emozioni. Privarle di questi requisiti significherebbe svuotarle di significato.

Chi sarebbe quel pazzo che comprerebbe una Ferrari a guida autonoma? Avete mai visto qualcuno gustare con piacere un cono di gelato virtuale? Ecco: sarebbe la stessa cosa. Certe tecnologie possono lisciare il pelo ai nerd, non a chi si nutre di emozioni reali nella vita reale. Il resto è grigiore, talvolta spacciato per progresso.

Benedetto Vigna, amministratore delegato della casa di Maranello, è stato chiaro sul tema. Davanti a una folla riunita al Future of the Car Summit di Londra, ha pronunciato delle parole che sono musica per le orecchie dei ferraristi: “Il nostro iconico marchio ha lo scopo di progettare auto sportive che le persone possano guidare da sole. Capitolare alla tecnologia di guida autonoma, come hanno fatto altri costruttori, sarebbe antitetico allo spirito dell’azienda”.

Poi ha aggiunto: “Ci sono quattro tipi di software. C’è il software per le prestazioni, c’è il software per il comfort, c’è il software per l’infotainment e c’è l’autonomo. L’ultimo, non ci interessa”. Se fossi stato in sala gli avrei tributato dieci ore di applausi per questa inequivocabile presa di posizione, come anche per la scelta di proseguire con la produzione delle auto con motore a scoppio oltre il 2035. Perché anche le musicalità meccaniche e l’ingegneria motoristica sono elementi imprescindibili del DNA Ferrari.

Fonte | Jalopnik

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