I sistemi di frenata automatica in retromarcia stanno creando grossi problemi

La frenata automatica in retromarcia crea ancora grossi problemi
Frenata automatica in retromarcia

La tecnologia della sicurezza ha compiuto grandi progressi negli ultimi decenni, ma rimane ancora lontana dall’essere perfetta, come dimostrato da una serie di test condotti dall’American Automobile Association (AAA). L’organizzazione ha condotto test sui sistemi di frenata automatica di emergenza in retromarcia su quattro famosi crossover – Hyundai Tucson Hybrid, Mazda CX-30, Lexus RX e Volkswagen Tiguan Model Year 2023.

La frenata automatica in retromarcia crea ancora grossi problemi

Lo scopo era valutare il comportamento di tali sistemi mentre il veicolo usciva in retromarcia da un parcheggio, con un’altra auto parcheggiata adiacente che limitava la visuale e un veicolo in arrivo lungo il percorso.

L’AAA ha anche valutato come i sistemi hanno reagito quando hanno rilevato la presenza di un bambino immobile nel retro del veicolo. Nel primo scenario i risultati non sono stati perfetti, poiché i freni sono stati attivati automaticamente solo nel 65 per cento dei test condotti in questa situazione. Sebbene questo tasso di attivazione sembri incoraggiante, l’AAA ha notato che i sistemi sono riusciti ad evitare una collisione solo nel 2,5 per cento dei casi in un scenario con un veicolo che attraversava dietro il veicolo di prova.

Fortunatamente, i sistemi si sono dimostrati molto più efficaci nel rilevare la presenza di un bambino. In questo scenario, i freni si sono attivati automaticamente nel 75 per cento dei test e sono riusciti a evitare una collisione nel 50 cento dei casi. Gli esperti sottolineano che, nonostante queste buone prestazioni, è importante ricordare che la tecnologia non è infallibile e non può prevenire tutti gli incidenti.

Frenata automatica in retromarcia

L’AAA sottolinea che i conducenti non dovrebbero fare affidamento esclusivamente sui sistemi di frenata automatica di emergenza in retromarcia, ma dovrebbero invece utilizzarli per “aumentare la propria consapevolezza”. L’organizzazione ha anche incoraggiato i conducenti a procedere lentamente in retromarcia quando un oggetto ostruisce la loro visuale, poiché ciò dà ai sensori più tempo per rilevare i veicoli in avvicinamento.

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