Icone americane, le più belle muscle car degli anni Sessanta

Durante gli anni Sessanta si sono visti grandi progressi. Il mondo stava cambiando e il design automobilistico fece un balzo in avanti. Anche la produzione di automobili, soprattutto negli Stati Uniti, ha conosciuto una crescita importante. È in questo contesto di fiducia e determinazione che si inseriscono le ardite e potenti muscle car.

Si tratta della conseguenza diretta della scelta dei consumatori americani verso auto più grandi e più veloci. Le prime muscle car apparvero quando il centro propulsore produttivo di Detroit decise di provare a fermare l’invasione di auto importate tra Volkswagen, Fiat, Renault e Datsun (oggi Nissan).

Il termine muscle car indica quelle auto di medie dimensioni con un motore grande e potente, tipicamente un motore V8, e un assetto speciale per la massima accelerazione. Le “auto sportive” erano abitualmente più piccole, a due posti, come le GT o le 2+2 destinate al turismo e alle corse. Si parla generalmente di modelli americani prodotti tra la metà degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta. Molti pensano che sia stata la Pontiac GTO nel 1964 a dare il via al boom delle muscle car. Il progetto era tecnicamente una violazione della politica della General Motors, ma si è rivelato molto più popolare del previsto.

Con l’aumentare del tracciato autostradale nazionale e con la benzina che diventava sempre più reperibile, gli americani volevano più potenza e più velocità. La tendenza generale si spostò quindi verso delle versioni di fabbrica con già ottime prestazioni che rifletteva l’importanza del mercato giovanile.

Modelli che hanno fatto da traino in questa corsa alla potenza e alle prestazioni sono, ad esempio, AMC Rebel Machine, Chevrolet Chevelle, Super Cobra Jet Ford Torino. La forte concorrenza portò a un’escalation di cavalli che raggiunse il picco nel 1970, con alcuni modelli di muscle car degli anni ’60 che offrivano fino a 450 cavalli.

La lobby della sicurezza automobilistica, guidata da Ralph Nader, controllava la vendita di queste potenti muscle car degli anni ’60, in particolare ai giovani acquirenti. Allo stesso tempo, gli sforzi per combattere l’inquinamento atmosferico hanno costretto Detroit a enfatizzare il controllo delle emissioni. La situazione fu aggravata dall’embargo petrolifero dell’OPEC nel 1973 che portò al razionamento della benzina. In poche parole, il mercato delle muscle car degli anni ’60 evaporò rapidamente. Ecco di seguito i modelli memorabili prodotti durante questi anni di boom dello stile “muscle”.

Plymouth Barracuda