Ci sono tinte cromatiche che sembrano progettate per “posarsi” perfettamente su certe curve. Alcuni design, alcune auto, sembrano avere naturalmente un colore migliore di altri. Sappiamo tutti come ci siano anche marchi che hanno fatto proprio del colore la propria caratteristica riconoscibili. Colori accessi e aggressivi, si pensi al giallo o all’arancione, rispettivamente, di alcune Porsche o Lamborghini.
Eppure, se pensiamo al rosso, ci viene in mente la Ferrari: ogni altro pensiero sarebbe quasi dissacrante. Ma se proprio il colore rosso fosse perfetto per altre vetture, tanto da valorizzarle?
Ci saranno sicuramente interpretazioni diverse sull’abbinamento di un modello a un colore così semplice ma anche così carismatico come il rosso. Andiamo a vedere quali auto, però, semplicemente sembrano suscitare fascino in rosso senza alcun dubbio da parte di un osservatore. Quale auto sarebbe molto meglio “pescarla” o comprarla in rosso? Tra tutte le auto rosse del mondo, quale si presenta nel modo più affascinante e valorizzato?
Il rosso è il colore classico delle auto sportive, lo sappiamo. È il colore “non ufficiale” ma, in qualche modo, preso in ostaggio dalla Ferrari. Qualsiasi riferimento culturale legato alle auto rosse riporta sempre lì, alle Ferrari. D’altronde si tratta di un carisma unico, ma possiamo allargare lo sguardo a ben altri modelli.
L’Honda Integra del ’96, rosso brillante, può dare persino l’impressione di essere “troppo veloci”. Un’altra auto davvero eccezionale, forse oggetto da collezione oggi, è la Mazda RX-7 di terza generazione. Il design di questa vettura si abbina bene con qualsiasi colore. Il rosso tipico di molte nuove uscite degli anni ’90, sembra aggiungere potenza alla presenza dell’auto.
Chi ha dimenticato la Dodge Viper del 1992, invece, ha tralasciato una grande auto americana che ha segnato un pezzo della storia dello stile a stelle e strisce. E ancora, possiamo mettere da parte la Honda NSX, forse la prima vera supercar moderna senza un prezzo stratosferico? Il rosso ha donato a queste auto qualcosa di unico che non è e non doveva essere “proprietà esclusiva” del Cavallino rampante italiano.
