Il Tavolo Automotive fra governo e Stellantis è una delle cose più misteriose d’Italia. Da quando c’è, le posizioni di Esecutivo Meloni e Gruppo guidato da Tavares sono sempre più distanti. Il ministro delle Imprese Urso chiede un milione di auto l’anno prodotte dalla multinazionale in Italia, dopo gli sforzi della maggioranza con gli ecoincentivi. Ma la società nicchia: siamo a 500 mila ormai. Il ministero è contro le normative ambientali 2025 Ue con multe, mentre Stellantis è a favore.
Stellantis e governo italiano hanno visioni di business molto differenti. Tavares ha la strategia basata su piattaforme multienergia, elettriche incluse. Nulla di trascendentale, niente che possa dare noia a Tesla e cinesi, comunque è qualcosa. Invece, l’esecutivo pare voglia retrocedere al termico.
I costruttori cinesi che anelavano per venire a produrre in Italia dove sono? È stato un bluff. Stellantis è andata a vedere le carte in mano al governo, e ha vinto.
Altro che piano
Urso auspica un vero e significativo piano industriale” e al tempo stesso dice che Stellantis dovrebbe assumersi le sue responsabilità. Disse così anche di Tavares. Problema: questa è una società per macinare profitti. Il manager rende conto a consiglio d’amministrazione e azionisti.
Da Meloni subito
Per i sindacati, la terza parte seduta al Tavolo, il suddetto non serve. Chiedono la convocazione di un incontro con Stellantis presso la presidenza del Consiglio. Giorgia Meloni viene tirata per la giacca da tutti, ma i miracoli non può farli. Con Stellantis è andata male: la produzione è crollata dai circa 800 mila veicoli del 2023 agli scarsi 500 mila attuali. Con i cinesi zero. L’ideale sarebbe Tesla di Musk in Italia: sarebbe il colpo della vita.