Italdesign Aztec, la bizzarra supercar generata dalla mente di Giorgetto Giugiaro

Italdesign Aztec by Giorgetto Giugiaro
Italdesign Aztec by Giorgetto Giugiaro

Un’auto dal nome quasi impronunciabile: Italdesign Aztec. Mai avvistata? Ebbene, è stata presentata al Salone di Torino del 1988, e si tratta di un’auto sportiva a cielo aperto dal design decisamente atipico e dalle caratteristiche d’avanguardia. Fin qui non ci sarebbe da strabuzzare gli occhi, ma se sappiamo che l’auto ha due “volanti”, tutto cambia all’improvviso.

Della Aztec sono stati realizzati solo 20 esemplari. Dalla mente del leggendario Giorgetto Giugiaro arriva qualcosa che non è definibile solamente un’auto ma una vera opera d’arte su ruote. Si trattava di una delle tre “show car” pensate per celebrare il 20° anniversario di Italdesign.

Rappresenta ogni dettaglio del design automobilistico della sua epoca: fari a scomparsa, forma a cuneo, ruote posteriori coperte e portiere atipiche. La Aztec ha anche un’ala posteriore in fibra di carbonio, tettucci in doppio vetro e cerchi modulari. Tutte le Aztec costruite sono dotate di verniciatura color argento, tipico dell’era spaziale.

Parlando dagli interni, è possibile aprire le portiere dell’Aztec nel modo tipico, anche se per entrare è necessario sollevare verso l’alto alcune sezioni specifiche. La cabina è divisa in due sezioni simmetriche, con il lato passeggero dotato di un “timone” che funziona come console di controllo e non per direzionare davvero il veicolo. Gli occupanti su entrambi i lati, inoltre, possono comunicare tramite citofono.

L’Italdesign Aztec è alimentato da un motore turbo a cinque cilindri, 20 valvole, quello dell’Audi Quattro, che produce fino a 250 cavalli. I componenti del cambio manuale provengono da un’altra vettura leggendaria, la Lancia Delta Integrale. La carrozzeria è in alluminio, fibra di carbonio e Kevlar su un telaio in acciaio.

L’Aztec, contrariamente a ciò che si può pensare, non è solo una concept car; è omologata per la strada. “Quando il prototipo Aztec arrivò al Salone di Torino del 1988, trovavo difficile immaginare che sarebbe diventata una vera vettura. È quindi con immensa soddisfazione che l’Aztec sia ora effettivamente in grado di circolare su strada e non solo un esercizio di stile statico”, disse Giugiaro. Un esemplare, oggi, potrebbe essere venduto all’asta fino a 200mila euro.

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