2009, Salone di Francoforte. La Losanga lasciò allora di stucco pubblico e addetti ai lavori, con un’elettrica, la prima della sua storia. Venne svelata, infatti, la minicar Renault Twizy, ora in procinto di uscire dal mercato. La vettura si proponeva di rappresentare la soluzione ideale per le anime più “urban”, che desideravano potersi muovere in totale libertà nello scenario cittadino.
Renault ritira la sua minicar: ormai veniva venduta solo in tre Paesi
La concept car Twizy ZE portò un anno dopo all’esemplare di serie, presentata durante il Salone di Parigi. Ai tempi era qualcosa di unico, dove l’auto e lo scooter si fondevano in una miscela unica. I suoi due sedili, lunghi 230 cm e larghi 120 cm, le consentivano di disporre di due sedili, uno dietro l’altro, con un piccolo vano bagagli da 22 litri collocato sotto il sedile posteriore, che diventavano 50 ruotando la scocca.
Renault commercializzò la minicar in due versioni, di cui una da 10 CV rivolta agli Over 14 e una da 17 CV, in grado di spingersi fino a 80 km/h, sviluppata per i conducenti provvisti di patente B, provvista di una batteria capace di garantire (almeno stando alle dichiarazioni della Casa) una percorrenza tra gli 80 e i 100 km in città.
In listino entrò poi una variante commerciale, la Twizy Cargo, nonché l’incompiuta Renault Sport F1. Quest’ultima, mai approdata in commercio, destò parecchio clamore, per la sostituzione del sedile posteriore con un Kers e la potenza del propulsore elettrico portata a 82 CV, ovvero sei volte di più rispetto alla proposta canonica. Un esperimento stilistico fine a sé stesso.
Dotata di uno scatto da 0 a 100 km/h in sei secondi e di una velocità di punta di 110 km/h, la Renault Twizy non decollò mai nelle vendite. Ormai ritirata dalla quasi totalità dei mercati, è rimasta giusto solo nelle concessionarie francesi, italiane e tedesche. Ma adesso basta. A partire dal prossimo settembre sparirà come una scommessa in gran parte persa. Ormai la concorrenza, Fiat Topolino compresa, ne aveva spento ogni velleità.