Oggi facciamo un passo indietro nel tempo, ripercorrendo la storia della Lancia Dedra. Questa berlina a tre volumi fu lanciata nel 1989 e il suo ciclo produttivo andò avanti fino al 1999. Era una media di classe, dai tratti eleganti, firmati da I.De.A Institute. Anche se il suo carattere stilistico non le faceva guadagnare un posto di rilievo nel cuore, si concedeva allo sguardo con tratti puliti e funzionali, miscelati a una buona dose di praticità.
Gli interni offrivano un mix di comfort e spirito classico, in una tela al passo coi tempi. Buona la qualità dei materiali, grazie pure all’esteso uso dell’Alcantara. La riuscita combinazione fra design e prestazioni affidabili contribuì al successo commerciale del modello, non esplosivo ma comunque dignitoso, specie tenendo conto della territorialità di un brand legato soprattutto al mercato italiano.
La Lancia Dedra giunse come erede della Prisma. Il suo pianale era condiviso con l’Alfa Romeo 155 e le Fiat Tipo e Tempra. Si può parlare di una sinergia industriale ante litteram, per ottimizzare i cicli e ridurre i costi di produzione. Una formula abbondantemente ripercorsa da tutti i costruttori in epoca successiva. La stessa cosa era successa prima con la Lancia Thema, l’Alfa Romeo 164, la Fiat Croma e la Saab 9000.
Sulla Lancia Dedra, la condivisione strutturale non ebbe ripercussioni negative sul carattere del modello, specifico e intonato a quello del marchio che andava a rappresentare. Qui l’obiettivo era quello di intercettare la clientela che voleva distinguersi con stile. L’accoglienza del mercato fu buona; forse superiore alle aspettative. Oltre che in Italia, il modello ebbe un buon responso numerico anche in Francia e in Germania, almeno rispetto agli standard della casa torinese.
Sotto il cofano anteriore di questa berlina, lunga 4.34 metri e larga 1.70 metri, trovarono spazio unità propulsive a benzina da 1.6, 1.8 e 2.0 litri (quest’ultima anche sovralimentata) e un motore turbodiesel da 1.9 litri. A dominare la gamma ci pensò la versione a trazione integrale, duemila sovralimentata, con 180 cavalli di potenza e 215 km/h di velocità massima. Tre i livelli di allestimento previsti per la gamma: LE, LS, LX. Dalla Lancia Dedra fu anche derivata una versione Station Wagon. In totale, la media della casa torinese fu costruita in quasi 420 mila esemplari, prima di cedere il passo alla Lybra.