Dopo teaser e avvistamenti nelle prove su strada, finalmente il prossimo febbraio verrà svelata la Lancia Ypsilon 2024. Con questa vettura, si inaugurerà ufficialmente il nuovo corso sotto la direzione di Luca Napolitano, incaricato di rilanciare l’iconica casa automobilistica torinese. Da un unico modello che per molti anni ha costituito l’intera gamma, nascerà nuovamente un’azienda precipitata nell’oblio in Europa. Ma adesso siamo di fronte a un panorama completamente diverso, grazie all’aumento significativo delle risorse dopo la fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Groupe in Stellantis. Dalla rete filtrano un paio di foto rivelatrici che corrispondono al materiale fino ad ora emerso. Anche se siamo piuttosto fiduciosi sulla loro autenticità, una conferma definitiva arriverà fra qualche mese.
Lancia Ypsilon: affiorano altre immagini sul Model Year 2024
Come il prototipo recuperato dal fiume di Sochaux, anche l’esemplare ritratto presenta fari divisi su due livelli: le luci diurne occupano la parte superiore, mentre i fari principali sono nella parte inferiore. Questo creerà una firma luminosa distintiva, composta da due barre orizzontali e una verticale. La scritta ‘Lancia’ risalta sulla grande modanatura nera. Al di sotto ci sono quattro aperture, anche se non è ancora chiaro se saranno presenti sia sulla versione elettrica che su quella termica. Sul retro, i fari rotondi richiamano la forma della Ypsilon, uniti da una modanatura di plastica. Altre caratteristiche di interesse includono un alettone sopra il lunotto, due catarifrangenti e un’apertura centrale.
Ricordiamo che il sistema di infotainment, denominato S.A.L.A., consentirà di gestire le principali funzioni della Lancia Ypsilon sia tramite touchscreen che attraverso comandi vocali. Basata sulla piattaforma STLA Small, si prevede che il powertrain erogherà una potenza di 156 CV, alimentato da una batteria da 54 kWh che garantirà un’autonomia di circa 400 km. In seguito, verrà presentata anche una variante ibrida, destinata principalmente a mercati come l’Italia, dove la diffusione delle auto completamente elettriche è ancora limitata.