L’auto del futuro dagli anni ’50, grande tecnologia e con 4 chicche uniche: Golden Sahara II

Golden Sahara

Un’auto del passato ma che sembra provenire dal futuro, queste sono le parole per descrivere la Golden Sahara II, una vera auto laboratorio.

L’auto, realizzata negli anni ’50 era una vera e propria astronave, per l’epoca era un vero e proprio viaggio nel futuro. Tecnologie quasi fantascientifiche per gli anni in cui quest’auto fu pensata. Restaurata in occasione del Salone internazionale di Ginevra del 2019 ha nuovamente mostrato tutte le sue diavolerie elettroniche e non solo.

Golden Sahara

L’auto realizzata sulla base di una Lincoln Capri del 1953 di cui mantiene ancora oggi il motore V8. Presentata per la prima volta nel 1956 lasciò tutti a bocca aperta e fu protagonista di diversi programmi televisivi dell’epoca. Un’auto che fin dal primo momento ha voluto candidarsi a laboratorio mobile ma con un tocco di stile. Alcune parti della carrozzeria esterna sono infatti placcate in oro. Un modo per dare ancora di più l’aspetto luccicante di una nave aliena. 

Golden Sahara II è un mix perfetto di stile e tecnologia

La sua linea difficilmente passa inosservata agli occhi degli appassionati di auto. Ma l’importanza di quest’auto risiede soprattutto al suo interno. Diverse tecnologie che all’epoca erano poco più che progetti folli in via di sviluppo sono ormai presenti in quasi tutte le vetture che guidiamo in questo momento. Oltre al volante di ispirazione aeronautica sull’auto sono presenti sistemi primordiali di frenata automatica che solo negli ultimissimi anni sono comparsi sulle auto di serie. Inoltre erano presenti anche un telefono e una televisione.

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Da notare anche la tecnologia applicata agli pneumatici. Goodyear in quegli anni stava testando delle ruote in grado di venire attraversate dalla luce. Senza dubbio l’effetto scenico è di grande impatto ma l’idea principale era quella di migliorare la visibilità dell’auto in caso di situazioni meteorologiche avverse.

Golden Sahara
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Ma non solo, questi pneumatici potevano essere collegati all’impianto elettrico e illuminarsi come se fossero frecce o segnalatori di frenata. Gli anni 50 e 60 si confermano ancora una volta come l’apice massimo dell’inventiva tecnologica dell’essere umano e ancora oggi utilizziamo e perfezioniamo le idee nate in quegli anni.

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