La tedesca Schaeffler (una delle maggiori realtà europee nel campo della componentistica per le auto) taglia 3.700 posti di lavoro in tutta Europa. Colpa di quattro fattori: la persistente debolezza economica, i problemi strutturali dei siti, la concorrenza sempre più intensa, la trasformazione in atto nel settore dovuta al calo degli ordini per prodotti destinati ai veicoli a combustione interna. Insomma, l’auto elettrica voluta dall’Ue fa venire giù tutto. La riduzione degli organici avrà luogo tra il 2025 e il 2027, anche tramite la chiusura di due stabilimenti: Berndorf in Austria, e Sheffield in Inghilterra.
Berndorf ko: ecco perché
A Berndorf, stop alla produzione di componenti: cuscinetti per ruote e riduttori e moduli per mozzi ruota destinati principalmente a camion, trattori e macchine per l’edilizia. Il motivo? Il costo di materiali, energia e manodopera. Si va altrove in Europa (a Kysuce, in Slovacchia) e Cina. Idem per il sito di Brasov, in Romania: la produzione di cuscinetti standard sarà spostata in Asia.
Sheffield, qual è il guaio
L’impianto di Sheffield, attivo nella produzione di frizioni per auto, è penalizzato da un eccesso di capacità. Le attività saranno interrotte e trasferite a Hosur, in India, con la contestuale vendita del sito.