Panico a Bruxelles. Prima l’Ue col bando termico s’è consegnata alla Cina, poi la Commissione ha piazzato i dazi sulle elettriche Made in China, e adesso ha paura: le ibride plug-in cinesi Zeekr (Geely) invadono il Vecchio Continente. Seguendo la strada di BYD e di altri costruttori orientali.
Andy An scatenato
Andy An, presidente del Gruppo Geely, ha rivelato che Zeekr lancerà tre nuovi modelli nel 2025, tra cui due ibridi plug-in (PHEV) e una variante station wagon di Zeekr 007. Fino a pochi mesi fa, Zeekr era un marchio completamente elettrico. Ma il Celeste Impero fa in fretta ad adeguarsi. Non è un aggiramento illegale delle norme. La legge impone dazi elettrici; se esporto termiche a benzina (e motore elettrico ricaricabile), sono in regola. D’altronde, gli stessi consumatori cinesi stanno cambiando le loro preferenze verso le Phev. Quindi tutto bene sia nel mostruoso mercato locale sia per l’export.
Cosa può fare l’Ue
A questo punto, l’Ue ha il diritto di alzare una seconda barriera medievale: dazi sulle auto termiche ibride plug-in, in aggiunta ai dazi sulle elettriche cinesi. Un muro totale. Il problema è che la Commissione 1 era in grado di farlo; questa, traballante, in attesa delle elezioni in Germania e Francia, meno. Comunque, il Dragone è molto attento alle parole magiche: consumi, esperienza elettrica, transizione, decarbonizzazione. “Il gruppo propulsore è progettato per un basso consumo energetico in autostrada, offrendo comunque un’esperienza di guida completamente elettrica senza interruzioni”, ha affermato An riferendosi a una sua plug-in. E gli orientali le adorano: da gennaio a novembre 2024, le vendite di Bev sono aumentate del 15,6% a 6.741.000 unità, ma le Phev sono schizzate insù dell’86,4% a 4.515.000 unità. La crescita di BYD nel 2024 è stata trainata principalmente dalle Phev.