Le supercar cinesi conquisteranno il mondo? Ecco alcune auto del Dragone

L’industria automobilistica cinese si è guadagnata la reputazione di abile “ladra” di progetti da altre case automobilistiche. Il tutto, con il governo cinese che fornisce regolarmente una sorta di tutela, una vera e propria protezione. Dalla Cina, però, vanno segnalate alcune aziende di supercar che stanno tentando di sfondare con i propri progetti. Ci sono diverse concept car degli ultimi anni che hanno sicuramente alcuni elementi di design di aziende ben più affermate.

Troviamo marchi cinesi come TechRules, Windbooster e BAIC che stanno andando in una direzione convincente. Nessuna delle supercar costruite e progettate in Cina è arrivata in Europa o negli Stati Uniti. È solo questione di tempo? Quali sono, dunque, la supercar cinesi con le maggiori possibilità di successo?

BAICArcfox-7

BAICArcfox-7

BAIC è stata fondata nel lontano 1958 e oggi è una delle più grandi case automobilistiche cinesi. Alcuni la definiscono la “General Motors cinese”. Anche lei ha tentato di realizzare una supercar. L’Arcfox-7 è stata presentata in anteprima mondiale al Salone dell’Auto di Pechino del 2016 e da allora è stata confermata per la produzione. Ha tre motori elettrici per un totale combinato di 603 CV, scatta da 0 a 60 mph in meno di 3 secondi e ha una velocità massima di 250 km/h. Le sue portiere a forbice fanno pensare a qualche supercar italiana e la sua forma potrebbe essere un po’ tedesca. Tra le caratteristiche speciali, uno scanner di impronte digitali per avviare il motore.

Techrules TREV

Techrules TREV

La Techrules TREV sembra una McLaren P1 da alcune angolazioni, ma questa supercar cinese è davvero unica. Utilizza un propulsore a turbina elettrica da 1.030 CV con sei motori elettrici che la aiutano a raggiungere una velocità massima di 349 km/h. L’ultima volta che una turbina ha alimentato una supercar quasi entrata in produzione è stata la Jaguar C-X75 . Ma Techrules ha scelto di utilizzare la turbina in modo diverso. Vi è, infatti, una microturbina per azionare direttamente un generatore che produce elettricità per alimentare i motori elettrici che fanno girare le ruote. Il pacco batteria all’ossido di litio-magnesio da 20 kWh ha un tempo di ricarica di 40 minuti e non si sa quando entrerà davvero in produzione.

Icona Vulcano

Icona Vulcano

L’Icona Vulcano assomiglia ad una Ferrari F12 ma con un frontale modificato. Icona, con sede a Shanghai, ha aperto i battenti nel 2010 e il primo concept Icona Vulcano è arrivato nel 2013. Progettata da italiani e da altri artisti dell’industria automobilistica tradizionale, si potrebbe dire che la Vulcano non è del tutto cinese. Il denaro sicuramente è cinese. Questa supercar ha un paio di opzioni di alimentazione. Un V12 da 6,0 litri con 790 CV abbinato a un motore elettrico da 160 CV, oppure una versione V6 collegata a due motori elettrici. Quest’ultima consente alla coupé di accelerare da 0 a 200 km/h in soli 8,9 secondi. La versione V12 fa la stessa cosa in 9,2 secondi.

Qiantu K50 Event!

Qiantu K50 Event!

L’Event Qiantu K50! (con il punto esclamativo) ha debuttato al Motor Show di Shanghai del 2015 ed è dotata di un motore elettrico da 402 CV. Un anno dopo il debutto, è arrivata la versione di produzione con una velocità massima di 200 km/h e un tempo del 0-100 di 4,6 secondi. Gli interni sembrano davvero un bel posto dove rilassarsi, anche grazie al suo grande sistema di infotainment touchscreen simile a un tablet. C’è anche un pannello solare sul tetto. Qiantu Motor ha annunciato di voler produrre 50mila auto all’anno.

Windbooster Titan

Windbooster Titan

Questa supercar ha un totale di 544 CV ed è alimentata da una coppia di motori elettrici installati su ciascuna delle ruote posteriori. Un pacco batterie agli ioni di litio da 72 kWh alimenta i motori. La velocità massima dichiarata è di 260 km/h e un 0-100 di 3,9 secondi. Cifre di tutto rispetto. Il tempo di ricarica, però, è di 1,5 ore con un caricabatterie rapido. Il suo telaio si basa su un telaio tubolare in acciaio e titanio.

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