Con ancora vivi i ricordi (del resto è stata presentata solo a inizio mese!) della berlina elettrica, c’è chi immagina una Lotus Emeya in versione station wagon. E fin qui, direte voi, nessuna novità. In fondo, di voci se ne sentono in giro, ma forse cambiereste idea se solo sentiste cos’hanno riferito i piani alti del marchio britannico.
Lotus Emeya: una variante station wagon per mettersi alle spalle Porsche
Questo è un periodo di profondi cambiamenti per l’azienda d’oltremanica. Lo avevano preannunciato, nel momento di indicare l’obiettivo di vendita di 100 mila unità all’anno. Numeri mai toccati prima. E Niels de Gruijter ha persino alzato la posta, spiegando di prefiggersi il traguardo dei 150 mila esemplari.
Entro quando nessuno lo sa, forse giusto il leader della divisione europea del marchio e i suoi più fidati collaboratori. A ogni modo, la Lotus Emeya si allontana dalle storiche produzioni, rappresentate da coupé e roadster a due posti. Si tratta di un fulgido esempio di berlina, a trazione 100 per cento elettrica.
Così facendo, l’azienda si ingrazia le simpatie del pubblico più attento alle esigenze dell’ecosistema. La variante Emeya R è in grado di sprigionare una potenza di (udite udite) 918 CV. E, qualora li mantenesse pure su un’eventuale variante station wagon, non ce ne sarebbe per nessuno. Persino la Porsche Taycan Turbo S Sport Edition, detentrice del titolo di SW più potente al mondo con 761 CV, sventolerebbe bandiera bianca.
Ad alimentare l’hype, intervistato da Autocar, è Ben Payne, il responsabile del design. Senza dirlo in maniera esplicita, ha lasciato intendere che qualcosa si muove. Difatti, con quel “conosco tante persone a cui piacciono questo tipo di prodotti” pare prefigurarne l’avvento in commercio. Sbilanciarsi addirittura sulla data di rilascio è un ‘tantino’ troppo. Tuttavia, ci sono aspettative parecchio alte in merito a come potrebbe essere. Non c’è altro da dire se non che attendiamo fiduciosi degli aggiornamenti.