Maserati Bora: innovativa supercar ante litteram

Maserati Bora
Foto Maserati via Lulop

La Maserati Bora è una delle auto più note del marchio. Il suo progetto prese forma dopo l’acquisizione della casa modenese da parte di Citroën, avvenuta nel 1968. Negli studi di progettazione era identificata con la sigla Tipo 117. Poi prese il nome del vento catabatico. Il debutto in società del modello, nella veste definitiva, avvenne al Salone di Ginevra del marzo 1971. Le consegne iniziarono qualche mese dopo.

Notevole l’interesse suscitato da questa biposto a motore centrale, antesignana delle moderne supercar del “tridente”. Fu la prima della famiglia, tra quelle stradali, ad avere il cuore alle spalle dell’abitacolo. Un’architettura, in tempi più recenti, ripresa dalle MC12 ed MC20.

La produzione della Maserati Bora si protrasse fino al 1978. Molta gente si innamorò delle sue linee e dei suoi contenuti tecnici. Il merito del design, muscolare e raffinato, va a Giorgetto Giugiaro per Italdesign. Splendido il modo in cui è riuscito a coniugare aspetti fra loro contrastanti, creando una miscela impeccabile di classe e sportività. Del resto, stiamo parlando di uno dei più grandi maestri dello stile italiano, che fa scuola nel mondo.

La suggestiva carrozzeria della coupé emiliana trova supporto in un telaio monoscocca in acciaio, con telaietto ausiliario al retrotreno. Vigorosa la spinta elargita dal motore V8 da 4.7 litri di cilindrata, che sviluppa 310 cavalli di potenza massima, su un peso di 1400 chilogrammi. Ne deriva un quadro prestazionale di ottimo livello, specie in relazione ai suoi anni di permanenza sul mercato. Le cifre sono esplicative: accelerazione da 0 a 100 km/h in 6.2 secondi e punta velocistica di 270 km/h.

Ancora meglio fanno le versioni europee consegnate a partire dal 1976. Su di esse l’unità propulsiva ad 8 cilindri fu portata a 4.9 litri di cilindrata, guadagnando altri 20 cavalli di potenza. Con 330 cavalli al servizio del piede destro, la tela delle performance guadagna ulteriore tempra, regalando scariche di adrenalina ancora più intense. Oltre ad essere stata la prima auto del marchio col motore posteriore centrale, la Maserati Bora fu la prima ad avere le sospensioni indipendenti su tutte le ruote. Nessuno può mettere in dubbio il suo valore nel ciclo evolutivo della casa modenese. Ancora oggi questa vettura piace e fa sognare.

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