Ogni giorno il panorama dell’automotive mette in luce nuove sfide per Stellantis e i suoi marchi, soprattutto ora che il gruppo sta cercando una nuova direzione dopo l’addio del CEO Carlos Tavares. Oggi i riflettori sono puntati su Maserati, un brand storico che attraversa una fase complessa e per il quale, secondo Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer di Stellantis per l’Europa, “serve un piano specifico”.
Imparato ha espresso questa necessità in seguito a una serie di incontri preparatori in vista del tavolo previsto per il 17 dicembre 2024 con il Ministero del Made in Italy. Maserati, dunque, resta al centro dell’attenzione, ma il cammino per il rilancio è lungo e impegnativo.
Come sottolineato dal manager, Santo Ficili, a capo del marchio di lusso italiano, è già al lavoro su una strategia che punti a risollevare le sorti del Tridente, messo a dura prova da un 2024 che potrebbe chiudersi con meno di 10.000 unità vendute. Un dato che evidenzia la crisi di Maserati, complice una gamma di modelli obsoleti e ritardi nel lancio di nuove vetture, in particolare quelle elettriche.
Tra i rinvii più significativi c’è quello della nuova Maserati Quattroporte, originariamente prevista per il 2025 e ora posticipata a data indefinita. L’unica novità concreta per il 2025 sembra essere la Maserati MC20 Folgore, una coupé sportiva interamente elettrica. Tuttavia, finora non sono stati rilasciati teaser né annunci ufficiali. Anche i piani relativi alle nuove versioni di Ghibli e Levante, una volta parte integrante della strategia del marchio, sembrano essere finiti nel limbo.
Nel corso di un recente incontro con i sindacati, Imparato ha ribadito l’impegno di Stellantis verso il mercato italiano, con un focus particolare sullo stabilimento di Mirafiori. “Non andremo verso l’estinzione di Mirafiori”, ha affermato, annunciando l’arrivo della Fiat 500 ibrida come simbolo della continuità. “Se arriva un nuovo modello, arrivano anche nuovi lavoratori, in un’ottica di ricambio generazionale. Non ci sono dubbi sulla continuità delle attività”. Queste dichiarazioni, però, non hanno pienamente convinto le sigle sindacali.
Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim-Cisl, ha sottolineato la necessità di passi concreti: “Il cambio di passo di Stellantis deve tradursi in investimenti e nuove produzioni”. Non siamo di certo davanti a un piano concreto e pratico per il ritorno in grande stile di Maserati.