Il fondo sovrano del Bahrain, dopo la conversione di tutte le azioni privilegiate in azioni ordinarie, prende al 100% il controllo di McLaren. La Mumtalakat Holding Company, che aveva già la quota di maggioranza della casa di Woking, è ora l’unica detentrice del capitale azionario, guadagnando al tempo stesso la quota di maggioranza nella divisione sportiva del marchio, che si occupa di Formula 1 e altri impegni racing.
Si completa così la riorganizzazione del capitale sociale, in corso da un po’ di tempo a questa parte. Ciò segna una pietra miliare importante nel percorso di trasformazione del gruppo automobilistico inglese, che guarda con ottimismo ai prossimi passi del suo cammino.
Paul Walsh, presidente esecutivo del gruppo McLaren, si esprime in questi termini con riferimento al rinnovato assetto societario: “Siamo lieti del continuo impegno di Mumtalakat Holding Company nei confronti della McLaren. Il nuovo passaggio rafforza la nostra struttura proprietaria e di governance. Questo ci consentirà di affrontare meglio il futuro”.
Lo sceicco Abdulla bin Khalifa Al Khalifa, amministratore delegato di Mumtalakat, è soddisfatto della scelta: “Confermiano così il nostro sostegno alla continua innovazione e all’impegno a lungo termine della McLaren verso l’eccellenza”.
Sul piano commerciale, i dati sono positivi per la casa di Woking, che si giova di una domanda molto sostenuta per le sue supercar e hypercar. Dopo il lancio della GTS a dicembre, è stata presentata l’Artura Spider, prima auto sportiva ibrida open-top ad alte prestazioni prodotta in serie dal brand d’oltremanica. La 750S, svelata da poco, ha già un portafoglio ordini completo fino al termine del 2024.
Dalla nascita della divisione automotive dell’azienda, datata 2011, la crescita di mercato e di immagine è stata repentina. Oggi McLaren dispone di una rete di oltre 100 rivenditori, destinata ulteriormente ad espandersi, che copre più di 40 mercati in tutto il mondo.