Una McLaren Artura è rimasta coinvolta in un improvviso incendio, a pochi chilometri dalla concessionaria dove era da poco iniziato il test drive di un cliente che era in compagnia di un dipendente della concessionaria. Tutto è accaduto a Leeds, in Inghilterra, dove in circostanze ancora non chiare, la super car della casa automobilistica inglese ha preso fuoco, a solo 1,5 km dalla concessionaria. Fortunatamente, l’automobilista e il venditore sono riusciti ad uscire dall’auto in tempo senza subire danni. Il potenziale cliente ha fermato in sicurezza l’Artura sul ciglio della strada, e lui e il venditore sono usciti rapidamente senza registrare problemi.
Pochi giorni fa nel Regno Unito una McLaren Artura ibrida ha preso fuoco all’improvviso durante un test drive
L’incendio, scoppiato nelle viscere dell’auto, probabilmente nelle batterie o nel motore non ha impiegato molto tempo a diffondersi e alla fine ha bruciato completamente la McLaren Artura PHEV. I vigili del fuoco hanno impiegato più di 40 minuti per tenere le fiamme sotto controllo. La conclusione definitiva sulle cause dell’incendio non è stata ancora trovata. E mentre la maggior parte dei lettori dell’articolo attribuirà l’incendio alla batteria, le prime indicazioni sono che alcune viti potrebbero aver causato il “danno”.
Alla fine dell’anno scorso, la McLaren fu costretta a richiamare 164 Mclaren Artura quando l’NHTSA trovò viti del circuito del carburante che potevano allentarsi e causare perdite di benzina nel cofano motore.
Secondo gli americani esisteva la possibilità che le viti fossero state serrate con meno forza del necessario, con il rischio visibile di provocare una catena di eventi e infine di provocare un incendio. Poiché l’Artura in questione non era destinata al mercato statunitense, non è mai stata richiamata. Il che significa che non è escluso che gli inglesi siano costretti a richiamare altre Artura, ma questa volta sul suolo europeo. Vedremo dunque quali novità arriveranno in proposito nel corso dei prossimi giorni.
