A differenza dal solito, il concept Mercedes EQG ha evitato di cambiare troppo natura in confronto alla “G” a zero emissioni, con carrozzeria station wagon. Anziché lanciarsi in improbabili esperimenti stilistici, i designer hanno preferito prendere quanto di buono già realizzato, ma forse dovevano osare un po’ di più.
Il mantenimento dello stesso corpo vettura implicava degli svantaggi di cui tener conto, onde evitare di incorrere in alcune criticità, parzialmente capaci di compromettere l’esperienza di guida.
La Mercedes-Benz EQG monta i cerchi Forgiato
La Casa di Stoccarda si è limitata a prendere la “G” preesistente e a inserire un battery pack nel telaio. Così facendo, credeva di raggiungere degli standard qualitativi sufficienti, o persino buoni. Del resto, la vettura è di per sé molto valida, ma, come abbiamo appena detto, presenta delle lacune nell’utilizzo. Difatti, le caratteristiche conferite rendono la G Wagon un mezzo pesante, segnato dalla scarsa visibilità.
Adoperarla su strada o su sentieri off-road risulta piuttosto arduo, a causa dei tratti distintivi conferiti, supponiamo senza un preciso piano dietro. L’idea pareva corretta sulla carta e, pertanto, gli addetti ai lavori hanno portato avanti il progetto originale.
Un giocattolo che funziona non andrebbe cambiato, si dice, perché, altrimenti, si correrebbe il concreto rischio di perderci nelle performance. Peccato che, in certe occasioni, tra la teoria e la pratica vi sia una netta spaccatura. Agire a scatola chiusa, senza considerare la situazione per com’è davvero, in segno di “rispetto” verso l’opera prima implica delle controindicazioni. La soluzione, per fortuna, sembra davvero semplice, giusto una questione di adottare i cerchi giusti, tipo quelli Forgiato.
In tal modo, il suv assume una differente natura, favorendo l’esperienza al volante del conducente. Il prototipo permette di dare uno sguardo migliore verso l’esterno, in virtù del maggior passaggio di luce. A volte, per risolvere delle criticità o presunte tali basta davvero poco, ben meno di ciò che saremmo votati a pensare.