Ola Kallenius, numero uno di Mercedes-Benz, illustra la sua concezione sul futuro della Stella. Ospite del Salone di Monaco, il top manager ha annunciato l’uscita di una baby Mercedes Classe G, ma non si è limitato a questo. Difatti, contattato da CNBC si è pure lasciato andare su altri tre progetti in cantiere. Il primo sarà una shooting brake, l’erede della CLA oggi in commercio. Il fiore all’occhiello sarà costituito dalla spiccata autonomia, di 750 km in full electric nel ciclo WLTP. I restanti due rientrano, invece, nella categoria dei suv.
Mercedes-Benz: i nuovi ingressi nella gamma dei prossimi anni
Il successo conseguito dal comparto spinge ogni Costruttore a proporre la sua personale interpretazione. Per quanto riguarda la Stella di Stoccarda, non è una novellina, anzi. Tuttavia, in tempi recenti qualche critico ha paventato un ridimensionamento degli sport utility vehicle. Una visione con la quale non è evidentemente d’accordo il Costruttore, convinto di avere ancora parecchio vitigno da spremere.
Dal punto di vista dell’architettura, la scelta ricadrà sulla modulare, in maniera da non tagliare fuori chi tuttora predilige le soluzioni endotermiche. A dispetto del trend generale di puntare in blocco sulle bev, Mercedes cerca di attuare un approccio eterogeneo, affinché chiunque, con adeguate disponibilità economiche, abbia la possibilità di “entrare nel club”. Il pianale impiegato darà accesso a numerosi vantaggi, tra cui la trazione integrale a doppia unità propulsiva, la ricarica bidirezionale, il “pieno” da 250 kW e il sistema operativo sviluppato internamente.
Delle premesse che consentiranno fra l’altro di ridurre il grado di dipendenza da parti terze. Lo scoppio della crisi sanitaria, con la successiva crisi degli approvvigionamenti, ha sconvolto l’intera industria. E Mercedes-Benz pensa di giocare in anticipo. Tra le vetture destinate ad avere, invece, vita breve, spiccano Classe A e Classe B. Seppur abbiano di recente ricevuto un intervento di restyling, i loro giorno appaiono finiti, data la ventilata volontà dell’azienda di puntare sui settori più redditizi.