Non sono solo le organizzazioni indipendenti come Euro NCAP, ADAC o IIHS a eseguire i crash test per valutare la sicurezza di un veicolo in un incidente stradale. Prima di lanciare i loro futuri modelli, le case automobilistiche conducono i propri test, con la Mercedes che afferma di essere leader da questo punto di vista poiché non solo testa le proprie auto, ma anche quelle dei concorrenti. In un’intervista con Autocar, al CEO dell’azienda Ola Kallenius è stato chiesto come il produttore tedesco affronterà l’invasione cinese dell’Europa. Il massimo dirigente ha fornito un esempio relativo alla concept CLA recentemente mostrata, affermando che ” sarà difficile trovare un’auto che possa battere questa vettura”.
Mercedes ha fatto sapere di puntare forte sulla sicurezza tanto da sottoporre ai crash test non solo le sue auto ma anche quelle dei rivali
“Nessuna azienda presta più attenzione alla sicurezza di Mercedes. Facciamo tutta una serie di test che nessun altro fa. Usiamo non solo le nostre auto ma anche quelle dei concorrenti per avere un’idea di cosa funziona e cosa no,” ha spiegato il nuemro uno della casa automobilistica di Stoccarda.
Ha sottolineato che è la cura di ogni singolo dettaglio durante lo sviluppo a dare alla Mercedes un vantaggio rispetto ai rivali cinesi e per questo nessuno in azienda si preoccupa dei nuovi marchi e modelli in arrivo in Europa. Kallenius ha aggiunto che la sua azienda sta lavorando per proteggere la sua gamma e sta spendendo miliardi a due cifre sui veicoli elettrici di prossima generazione.
Il capo del produttore tedesco ha aggiunto che l’azienda passerà ai veicoli completamente elettrici nel 2030, ma “solo nei paesi in cui le condizioni del mercato lo consentono”. Mercedes non ha ancora detto addio ai motori benzina e diesel e il ruolo principale in essi sarà svolto dalle unità ibride ad alta tecnologia. Kallenius non ha escluso nemmeno i carburanti sintetici (E-Fuels) anche se secondo lui le auto elettriche al momento rimangono ancora più efficienti del 70%, tenendo conto dell’intero processo di produzione. Secondo lui, non vi è alcuna possibilità che gli e-fuels vengano industrializzati, cioè compaiano nella produzione di massa, prima della fine di questo decennio.