Nissan: brutta notizia per un milione e mezzo di clienti

La Nissan deve dare una brutta notizia a 1,4 milioni clienti: la meccanica delle vetture avrebbe portato a una verità difficile da accettare
Nissan Leaf

Anche la Nissan, una delle Case più guardinghe nel puntate sui suv, ha finalmente capito l’importanza di abbracciare il cambiamento. Dopo aver lungamente proposto un solo modello (la mai doma Leaf) abbiamo assistito a dei tangibili cambiamenti. Nello specifico, il Costruttore nipponico ha presentato il suv Ariya, in vendita dal 2022.

Nissan, la verità nascosta dietro il richiamo di 1,4 milioni di auto, inclusa la Leaf

Nissan Leaf spinta da propulsore Kawasaki

Per oltre un decennio la compagnia ha perseverato sulla Leaf, dato il fortunato riscontro di pubblico, senza mai andare ad ampliare l’offerta. Sembrava non arrivasse mai il momento del lancio di un’alternativa nelle concessionarie, fino all’avvento dello sport utility.

Sebbene fosse presumibile un ingresso in listino cinque o sei anni fa, abbiamo di recente assistito al suo sorpasso nelle immatricolazioni sulla sorella. Per il secondo trimestre consecutivo ha vinto la concorrenza interna, complice il fattore novità e la tipologia di carrozzeria, in linea con le richieste della generazione attuale di automobilisti.

Da un’eternità si dà per finita l’era della Leaf, sulla base anche di alcuni muletti avvistati su strada. Tuttavia, viene sempre confermata, perché, come dimostrano gli oltre 600 mila esemplari consegnati, è una gallina dalle uova d’oro. Forse anche lei fa parte di un grosso richiamo risalente ai giorni scorsi, riguardante 1,38 milioni di veicoli, la cui identità è avvolta nel mistero. Secondo Bloomberg, il provvedimento assunto dalla Nissan riguarda cinque modelli commercializzati in Giappone, Europa e Stati Uniti.

Ciò permetterà di risolvere una serie di criticità riscontrate sul piano meccanico, compresa la tendenza di certi esemplari di accelerare all’improvviso dopo essere usciti dal controllo automatico della velocità. Inoltre, i tecnici hanno ravvisato un cortocircuito, potenzialmente reo di provocare l’interruzione improvvisa dei motori mentre il mezzo è in movimento. Data l’entità del problema, non c’è tempo da perdere, anche se, per fortuna, Nissan esclude incidenti avvenuti a causa di tale lacuna. Il potenziale danno d’immagine non è comunque cosa da poco.

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