La nuova Dacia Duster segna l’esordio in società della terza generazione di un modello che ha superato le più rosee aspettative del management aziendale, elevandosi al rango di stile di vita. Per la prima volta, la gamma si arricchisce di due versioni ibride, che allargano le opzioni di scelta della clientela. L’elettrificazione guarda alla causa green, ma non rinnega lo spirito originale di questo SUV, fatto di concretezza, robustezza e favorevole rapporto qualità prezzo.
Per la sua auto di punta, la casa rumena ha scelto una tecnologia facile, intuitiva, che non necessita di ricarica da fonti esterne. Nella versione mild hybrid 48V, la nuova Dacia Duster è disponibile anche in abbinamento alla trazione integrale. Stamo parlando della versione TCe 130.
Questa coniuga un motore benzina turbo 3 cilindri da 1.2 litri di nuova generazione a ciclo Miller all’unità elettrica da 48V, che supporta il cuore termico in fase di avviamento e accelerazione, contribuendo a ridurre il consumo medio e le emissioni di CO2 di circa il 10% rispetto ai motori a scoppio di potenza equivalente. I cavalli a disposizione sono 130 e si offrono con una buona reattività. Alla ricarica della batteria, da 0.8 kWh, concorre la frenata rigenerativa. Come dicevamo, questo allestimento può essere scelto anche con la trazione integrale. Il cambio è manuale a 6 rapporti.
Poi c’è la Dacia Duster HYBRID 140, con motorizzazione full hybrid, che si giova della grande esperienza in materia del Gruppo Renault. Qui il motore a benzina 4 cilindri da 1.6 litri e 94 cavalli è associato a due cuori elettrici: il principale aggiunge 49 cavalli alla riserva energetica, mentre l’altro svolge la funzione di starter/generatore ad alta tensione. Le unità propulsive vengono messe in sinergia mediante un raffinato cambio automatico, anch’esso elettrificato.
Si tratta di una unità priva di frizione con 4 rapporti destinati al motore termico e 2 a quello elettrico, per una combinazione di 15 rapporti complessivi. A ricaricare la batteria da 1.2 kW (a 230 Volt) ci pensa anche la frenata rigenerativa, come sulla sorella minore. Il sistema consente di viaggiare in modalità elettrica per circa l’80% del tempo in città. Grazie a queste caratteristiche, i consumi si riducono di circa il 20% nel ciclo misto e fino al 40% in quello urbano.
