Oggi, nello stabilimento di Oxford, ha preso avvio la produzione della nuova MINI Cooper di quinta generazione. Per celebrare degnamente l’evento, i dipendenti sono stati raggiunti dai vertici aziendali, guidati da Stefanie Wurst, nel sito di costruzione del modello. Il primo esemplare della specie è stato portato fuori dalla linea di produzione da Charlie Cooper, nipote del leggendario John Cooper. Una conferma di quanto questo prodotto si leghi alle radici del marchio, pur aprendo un nuovo capitolo, che vuole portare verso il futuro il piacere di guida. La ricerca delle emozioni resta un mantra in questo ambito.
Nel gruppo c’è soddisfazione per la MINI Cooper più recente, che regala note di orgoglio nel cuore di quanti concorrono alla sua nascita. Del resto, stiamo parlando di un’auto dal nome iconico, amato in ogni angolo del mondo. Alla realizzazione del modello 2024 contribuiscono tutti e tre gli stabilimenti del BMW Group UK: quello di Swindon produce pezzi stampati e sottogruppi di carrozzeria; quello di Hams Hall nel North Warwickshire dà vita ai motori; quello di Oxford si occupa della produzione della scocca, della verniciatura e dell’assemblaggio finale.
Dal lancio della prima MINI moderna, nel 2001, in Gran Bretagna sono state prodotti oltre 4,4 milioni di esemplari della specie, inclusi 150 mila modelli Electric costruiti tra il 2019 e il 2023. Annunciata il mese scorso, la nuova edizione del modello è disponibile in due varianti: la MINI Cooper C e la MINI Cooper S. La silhouette esterna del modello presenta superfici chiare, sbalzi ridotti e un cofano corto che, combinato con un passo lungo a contrasto, raggiunge le tipiche proporzioni MINI.
Muovendosi all’interno, si scopre una tela minimalista, focalizzata su soli tre elementi: un rivoluzionario display OLED circolare, il nuovo volante Vescin e la barra di commutazione. La MINI Cooper di quinta generazione sarà consegnata ai primi clienti nella primavera di quest’anno. Ricordiamo che la MINI, nella sua versione iniziale, fece il suo debutto il 26 agosto del 1959. Fu la prima auto a trazione anteriore in miniatura. Il progettista Alec Issigonis seppe coniugare al meglio le variabili, per superare la complessità degli obiettivi fissati dal management, che voleva una vettura piccola, agile ed economica, capace di accogliere quattro adulti in un corpo lungo poco più di tre metri. Il mito oggi continua.
