Opel: sapevate che fu una “rana” a far decollare il marchio?

Fu da un singolare modello verde che la storia Opel prese una nuova piega.
Opel 412 HP
Foto Opel

Un vecchio detto popolare dice che la fortuna aiuta gli audaci. Quando Opel introdusse la catena di montaggio, però, fu la visione a decretare il successo dell’atto di coraggio. Protagonista del cambio di passo…una “rana”. Non stiamo parlando del noto anfibio appartenente all’ordine degli Anuri, ma di un’auto così soprannominata (“Laubfrosh” in tedesco) per il colore della sua carrozzeria: la Opel 4/12 HP, il cui debutto avvenne cento anni fa.

Quel veicolo segnò un vero e proprio cambio di passo nel ciclo produttivo dell’azienda, regalandole ampi spazi di mercato. La prima Opel costruita con il sistema della catena di montaggio ebbe infatti un immediato successo commerciale. Non fu facile, però, giungere alla sua costruzione. La nascita del modello fu particolarmente travagliata, per differenti punti di vista, sul fronte strategico.

I fratelli Fritz e Wilhelm von Opel avevano visto all’opera il nuovo metodo produttivo in occasione dei loro viaggi nel Stati Uniti. Nell’agosto del 1923, i due si sedettero attorno a un tavolo con i loro tecnici e commercianti per discutere sul futuro dell’azienda.

Fritz Opel era il più convinto della bontà della catena di montaggio, che voleva assolutamente introdurre nel sito produttivo di Rüsselsheim, ma trovò una ferrea opposizione negli altri, determinati a difendere l’accuratezza della lavorazione classica, ritenuta quasi un marchio di fabbrica per Opel. Alla fine, dopo aver sudato le proverbiali sette camicie, riuscì ad imporre la sua idea, anche se la deroga fu concessa per un solo modello, più piccolo fra quelli prodotti dal marchio fino a quel momento.

Opel 412 HP
Foto Opel

Per la Opel 4/12 HP furono allestiti dei nuovi impianti e fu avviata una riorganizzazione della logistica, per ottimizzare il ciclo, nei limiti del possibile. Le attrezzature meccaniche furono acquistate negli USA ed erano all’avanguardia. Immediato il successo dellla nuova auto, che rendeva più democratico l’accesso al mondo delle quattro ruote, aprendo la prospettiva di acquisto a nuove fasce di utenti, prima tagliate fuori da prezzi lontani dal loro budget.

Pur essendo economica, la nuova creatura era anche robusta, elegante e con una tecnica semplice ma d’avanguardia. Sotto il cofano motore della Opel 4/12 HP trovò posto un 4 cilindri in linea da 951 centimetri cubi, in grado di erogare una potenza massima di 12 cavalli a 2.200 giri al minuto, scaricati a terra con un cambio a 3 marce. La vettura tedesca, proposta nel solo colore verde, consumava pure poco. Divenne presto un successo, così i vertici aziendali decisero di allargare la gamma.

Nel mese di dicembre 1924 uscì una “Laubfrosch” dotata di un motore più grande e potente che, grazie alla cilindrata maggiorata a 1016 centimetri cubi, sviluppava 14 cavalli a 2600 giri al minuto. Questo motore fu adottato su tre versioni diverse: una 3 posti scoperta, una berlina chiusa ed un furgoncino. Il prezzo continuò a scendere, i volumi di vendita continuarono a salire. La casa tedesca costruì così le sue solide basi.

Opel 412 HP
Foto Opel

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