Pagani Automobili, nel solenne contesto del Bulgari Resort di Dubai, ha celebrato con stile un altro atto dei suoi primi 25 anni di vita. Un quarto di secolo votato all’eccellenza nel mondo delle hypercar. L’evento, impreziosito dalla presenza di illustri ospiti, ha reso un degno omaggio, in particolare, ai clienti e ai partner delle aree del Medio Oriente e dell’Africa.
Horacio Pagani, oltre a dar vita ad alcune delle auto sportive più amate al mondo, è riuscito a fare della sua azienda un atelier creativo, un luogo in cui una comunità di individui si riconosce, condivide, affronta sfide meccaniche, esplora la bellezza e si ispira.
Questo spirito è emerso nella celebrazione di Dubai. Il momento clou è stato il debutto della Pagani Utopia nella regione del Medio Oriente e dell’Africa. L’hypercar modenese incarna un design senza tempo, visionario e distintivo, in cui si compie una fusione di arte e scienza leonardesche. Solo 99 gli esemplari previsti, già assegnati a una selezionata cerchia di appassionati.
In mostra al Bulgari Resort, accanto alla Utopia, la Zonda F Roadster e la Huayra Roadster. La prima, presentata al Salone di Ginevra del 2006, rappresenta un’elegante alternativa alla versione coupé, mantenendo lo stesso peso grazie all’adozione di tessuti triassiali in fibra di carbonio. Questa vettura conquistò il Nürburgring in 7’29”, diventando una scelta ambita grazie alla potenza di 650 cavalli del suo V12 e ai dettagli stremamente raffinati.
La Pagani Huayra Roadster, definita da Horacio come il suo progetto più complicato, è una straordinaria vetrina tecnologica del marchio. Presentata nel 2017, è stata la prima roadster più leggera dell’omonima versione coupé, frutto di sei anni di attento sviluppo e di accurata ricerca dei dettagli. Questa hypercar, con la sua struttura a vista e l’utilizzo di compositi avanzati, incarna al meglio la filosofia Pagani. Solo 100 gli esemplari, per coloro che cercano l’autenticità nell’esperienza open-air.
I primi 25 anni di Pagani Automobili si avviano ora alla conclusione. Sono stati celebrati non solo con motori potentissimi, ma con un’arte che si fonde con la scienza, per portare avanti la visione di Horacio Pagani, lanciandola al meglio verso il futuro.
