La Peugeot 404 fece il suo debutto internazionale nel 1960. Il design della carrozzeria porta la firma di Pininfarina. Questo modello, erede della precedente 403, si declinava in diverse versioni, da berlina a coupé, da cabriolet a station wagon. Con il suo stile moderno e le prestazioni affidabili conquistò il cuore di milioni di automobilisti.
Dotata di motori a benzina e diesel, la Peugeot 404 offriva un grande comfort e una guida sicura. Il motore a benzina da 1.618 centimetri cubi sviluppava potenze da 64 a 115 cavalli, mentre il diesel da 1.948 centimetri cubi regalava notevoli dosi di affidabilità con i suoi 45 cavalli. Questo modello versatile venne prodotto fino al 1975 in Europa, mentre la versione pick-up continuò il ciclo commerciale fino al 1978. Notevole, quindi, la longevità dell’auto del “leone” francese.
In totale, la Peugeot 404 conquistò il pubblico con ben 2.885.377 esemplari venduti, di cui 1.672.395 berline, 10.387 cabriolet, 6.837 coupé. Il resto era diviso tra pick-up e furgoni. L’ampia gamma di versioni offerte riuscì a soddisfare le diverse esigenze dei clienti, contribuendo al successo del modello.
Nonostante fosse una vettura tranquilla, la Peugeot 404 si concesse delle avventure sportive, con risultati lodevoli. Partecipò in modo luminoso all’East African Safari, ottenendo posizioni di rilievo nella classe sotto i due litri di cilindrata. La vittoria assoluta all’edizione 1963 della gara fu la sua consacrazione nell’universo agonistico.
Fra gli utilizzatori della Peugeot 404, il più noto è il leggendario Enzo Ferrari. Il Commendatore viaggiava spesso su questo modello, che fu utilizzato anche dalla Squadra Corse della casa di Maranello per l’assistenza in pista. L’affinità fra il Drake e il marchio d’oltralpe dimostra l’ampio spettro di ammiratori e appassionati che la Peugeot 404 ha saputo conquistare nel corso degli anni.
In conclusione, si può dire che questa sia stata una delle vetture francesi più iconiche della storia. Con il suo design elegante, le prestazioni affidabili e il successo nelle competizioni, ha lasciato un segno del suo passaggio.
