Nel corso della prestigiosa rassegna della Monterey Car Week non poteva mancare la Pininfarina. Che per l’occasione ha mostrato ben tre vetture da lei stessa realizzate, tra cui la tanto misteriosa B95. Prima della kermesse era dato sapere poco o nulla a proposito dell’ambizioso progetto, l’ennesima conferma della tendenza di puntare molto in alto.
Solo un produttore dalla somma maestria artigianale si sarebbe, infatti, permesso di rispolverare una carrozzeria apparentemente superata.
Pininfarina B95: la barchetta che è un sogno proibito
La “B” del nome sta per barchetta, una soluzione ormai quasi impossibile da trovare nelle nuove produzioni. Detto in poche parole, è una scoperta priva del parabrezza, con tutte le conseguenze del caso. Difatti, chiunque abbia in mente di salire a bordo deve indossare il casco. Se negli anni Cinquanta il genere andava forte, ormai per avventurarsi in un sentiero simile quel pizzico di sana “follia” è un requisito indispensabile. Nel corso della sua longeva storia, Pininfarina non si è mai adagiata sugli allori, anche quando ne avrebbe magari avuto motivo.
La vettura in questione sarà la prima rappresentante del genere ad alte prestazioni con powertrain elettrico. E che powertrain aggiungeremmo: 1,4 mWh, pari a 1.900 cavalli. I quattro motori elettrici indipendenti vengono alimentati da un pacco batteria agli ioni di litio da 120 kWh, collocato in un alloggiamento in fibra di carbonio.
Per ottimizzare le performance è implementato un selettore della modalità di guida tra le cinque disponibili: Calma, Pura, Energica, Carattere e Furiosa. Ognuna conterà sul Full Torque Vectoring, ossia sulla vettorizzazione della coppia. Spinta dallo stesso propulsore della Battista Hyper GT, copre lo “0-100 in meno di 2 secondi. Da brividi.
Al contrario della Concept Pura Vision, anch’essa svelata nella kermesse, la Pininfarina B95 verrà messa in vendita nel 2025, quando l’azienda festeggerà il 95esimo anniversario dalla sua nascita (da qui la denominazione). Per mettersela in garage bisognerà fare carte false o quasi: il prezzo è di 4,4 milioni di euro.