Porsche Taycan vs Lucid Air: come finisce la drag race?

Drag race Porsche Taycan Lucid Air
Screen shot da video carwow

La più recente drag race organizzata da quelli di carwow mette a confronto due auto elettriche molto prestazionali: la Porsche Taycan Turbo S e la Lucid Air Dream Edition Performance. Entrambe sono in grado di polverizzare l’asfalto nella sfida di accelerazione sui 400 metri con partenza da fermo, ma credo sia restrittivo usare solo un simile parametro per definirne il valore. La moda, comunque, è questa. Per fortuna, i ragazzi del noto canale YouTube non attribuiscono alle drag race un giudizio qualitativo generale sui modelli sottoposti ai vari test.

Il modello più noto della sfida odierna è la Porsche Taycan Turbo S, dotata di due motori elettrici che sviluppano una potenza complessiva di 761 cavalli e una coppia di 1.050 Nm, su un peso di 2.295 chilogrammi. Per l’acquisto della GT di Stoccarda occorre staccare un assegno di almeno 195.712 euro.

Sull’altra corsia della drag strip troviamo la Lucid Air Dream Edition Performance, anch’essa spinta da una coppia di motori elettrici, che si combinano per erogare 1.111 cavalli di potenza e 1.390 Nm di coppia massima, su un peso di 2.383 chilogrammi. Qui il prezzo parte da 224.000 euro.

I numeri giocano a favore della vettura statunitense, ma i riscontri empirici, eseguiti sul campo, sono un metro più affidabile per stilare delle classifiche. Ecco la ragione della drag race odierna, che mette a confronto due delle berline di produzione più veloci del pianeta. Entrambe sono in grado di scendere sotto i 3 secondi nel passaggio da 0 a 100 km/h.

In totale, il filmato propone tre gare di accelerazione sul quarto di miglio. Nella prima la Porsche scatta meglio. Questo le consente di imporsi, ma i due tentativi successivi, con una partenza più uniforme, lasciano durare poco il vantaggio della tedesca, che viene ripresa e superata dall’americana prima della linea dei 400 metri. Carwow propone anche delle sfide in ripresa, con diverse velocità di partenza. Anche qui non c’è niente da fare per la Porsche, che si rifà nella frenata.

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