Per stare al passo con la Cina nella produzione di veicoli elettrici, le case automobilistiche occidentali stanno adottando misure strategiche. Per il gruppo Renault, tutto si concentra in un’unica parola: Re-Industry. Questo è il nome del piano che mira a ridurre del 50% i costi di produzione delle auto elettriche e del 30% per i veicoli a motore a combustione entro il 2027. Tra i benefici attesi, vi è un aumento della velocità di produzione, una riduzione dei tempi di sviluppo e un ampio rinnovo della gamma.
Renault gioca al risparmio: le auto elettriche costeranno il 30 per cento in meno (e le termiche il 30)
Presso l’impianto di Douai, nel nord della Francia, si prevede di impiegare meno di 9 ore per assemblare una Renault 5; inoltre, i tempi di progettazione dovrebbero essere ridotti a due anni, rispetto ai precedenti tre. Il presidente del gruppo, Jean-Dominique Senard, ha spiegato su BFMTV le ragioni della strategia. Ha dichiarato che non hanno alternative: per abbassare i costi, è necessario ridurre le spese. In Cina, ci sono già riusciti, quindi confidano di poter fare altrettanto nei prossimi anni. Ritengono di avere le risorse necessarie per raggiungere l’obiettivo.
Al fine mantenere le promesse, investiranno nelle competenze dei team e nell’implementazione di una digitalizzazione avanzata del sistema industriale. Nel frattempo, la recente creazione della filiale Ampere, specializzata nell’elettrificazione, è ancora fresca. Sebbene puntare esclusivamente sulle auto elettriche possa essere rischioso, Renault ritiene che sia il passo giusto da compiere. Lo ha sottolineato in passato Luca de Meo, e la convinzione persiste.
Il vantaggio competitivo di Pechino sull’Europa è significativo (stimato in due o tre anni, secondo il gruppo Volkswagen nella migliore delle ipotesi), quindi è necessario accelerare il ritmo. Renault sta anche valutando la creazione di un “Metaverse” interno, dove il personale e i fornitori potranno collaborare e analizzare dettagliatamente i dati produttivi. Infine, le applicazioni di intelligenza artificiale passeranno da 300 a 3.000