La Fiat Uno ha avuto una prima e una seconda fase. Inizialmente lanciata negli anni Ottanta, è arrivata a una terza generazione, prodotta e venduta nei territori dell’America Latina. Dopo averne celebrato il ritiro, attraverso una limited edition denominata Ciao, l’esemplare potrebbe tornare nelle concessionarie.
L’operazione sarebbe resa possibile dalle capacità economiche di Stellantis, il gruppo nato nel 2021 dalla fusione tra FCA e PSA Groupe. Mentre in precedenza il Lingotto aveva l’onere di realizzare il progetto in maniera autonoma e indipendente, adesso avrebbe l’opportunità di sfruttare le economie di scala. Un dettaglio che tanto dettaglio è, dato quanto i grandi capi d’industria devono tener d’occhio la voce delle uscite.
Fiat Uno: tutte le indiscrezioni sulla nuova generazioni
Lo ha ammesso il numero internazionale del brand, Olivier François, il quale ha raccontato in un’intervista i vantaggi derivanti dal matrimonio tra le due potenze del settore automotive. Da brand appartenente al conglomerato italo-francese-americano, Fiat può sfruttare le risorse messe a disposizione dalle consorelle, compresa la piattaforma. Qualcosa di simile è, del resto, già avvenuto in passato, con la Mobi, che per base meccanica si rifà alla Argo.
Qualora la Fiat Uno vedesse sul serio la luce con la quarta generazione, allora si prospettano dei grossi cambiamenti. Pur preservando il nome illustre, la tipologia della carrozzeria differirà in misura drastica.
Al posto del canonico aspetto da due volumi, i designer cercherebbe di conferirle il look da suv. Una scelta figlia del successo di vendite riscosso dalla categoria negli ultimi anni, in ogni parte del mondo, non soltanto qui da noi, in Italia. La natura da sport utility le consentirebbe di fare breccia a un bacino di pubblico più ampio.
A livello di prezzo, è prevedibile che sarà la proposta entry-level e si collochi, insomma, alla base della gamma. Staremo a vedere se il ventilato piano avrà degli sviluppi concreti. Attendiamo, con impazienza, di conoscerne il futuro.