Entro il 2025 Shell chiuderà 1.000 stazioni di rifornimento per espandere la reta di ricarica dedicata ai veicoli elettrici. La società ha iniziato ad installare punti di ricarica per auto elettriche, offrendo stalli anche di altri fornitori come BYD con abbonamenti per i clienti europei e cinesi del marchio.
Shell chiuderà 500 stazioni di rifornimento nel 2024 e 2025 per espandere la rete di ricarica
Shell ha annunciato di aver avviato l’Energy Transition Strategy, una nuova strategia che punta a soddisfare le esigenze dei clienti di veicoli a batteria. “Stiamo aggiornando le nostre stazioni di rifornimento con nuovi stalli di ricarica richiesti da possessori di auto elettriche. Prevediamo di cedere 500 stazioni Shell all’anno nel 2024 e nel 2025”, recita il documento.
La società non ha specificato le località delle stazioni che verranno chiuse, ma con tutta probabilità una buona fetta interesserà la Cina. Il Paese è infatti quello con più mercato per quanto riguarda le auto elettriche: “La quota di auto elettriche è aumentata da circa il 3% nel 2018 al 18% nel 2023. La crescita più rapida si è registrata in Cina, il mercato automobilistico più grande al mondo, seguito da Europa e Stati Uniti. In Cina la maggior parte dei veicoli elettrici hanno un prezzo inferiore ai 40.000 dollari, mentre nei mercati occidentali i prezzi sono superiori”, si legge nel documento di Shell.
La multinazionale petrolifera intende installare gli stalli per auto elettriche in strutture strategiche già esistenti dotate di servizi di ristorazione e vendita al dettaglio, adatti per chi viaggia con auto elettriche ed è “costretto” ad attendere la ricarica del proprio veicolo. “La nostre rete globale di stazioni di servizio è tra le più grandi al mondo e già ora offriamo servizi di vendita al dettaglio di generi alimentari. Tuttavia, intendiamo migliorare sempre più i nostri servizi dando ai clienti tutto ciò di cui hanno bisogno in attesa della ricarica delle loro auto”.