Siata Formichetta, tra la Seat 600 e la Citroen AZU

Frontale Siata Formichetta

Solo in pochi conosceranno (almeno entro i confini italiani), Siata, un marchio spagnolo fondato nel 1926, inizialmente legato al gruppo Fiat. Nei suoi primi anni di storia si occupava, infatti, di realizzare versioni più performanti delle vetture del Lingotto. Così si fece conoscere lungo la penisola iberica, con produzioni come la Siata Formichetta, capaci di risvegliare l’interesse soprattutto di professionisti e piccoli imprenditori. Senza mai stravolgere i veicoli originali, forniva degli interessanti spunti sotto il profilo meccanico.

Siata Formichetta: la storia del furgoncino anni ’60

Frontale Siata Formichetta

Con il passare degli anni ebbe luogo un’importante svolta in termini di politiche aziendali. Continuare la stretta collaborazione con il Costruttore torinese era ormai diventato insostenibile. Troppa era la distanza (geografica) che separava le due aziende. Di conseguenza, i piani alti della Siata decisero di percorrere una strada differente. Cercarono un punto di riferimento più vicino a sé, individuandolo nella Seat. Alla popolarissima 600 si ispirarono nella progettazione della Siata Formichetta.

Fiancata Siata Formichetta

Dal punto di vista tecnico, mutuò dalla 600D il motore, un quattro cilindri in linea da 32 CV a 4.800 giri/min. In confronto, risentiva di un problema: disporre di un cargo col propulsore collocato nella zona posteriore. Presso la concessionarie la Siata Formichetta era proposta in due versioni: la Standard – con due semplici sedute – e la Combinata o Mista – con piccoli sedili a scomparsa nel vano di carico, che aveva una capacità di ben 300 kg.

Posteriore Siata Formichetta

La straordinaria funzionalità fu uno dei più maggiori punti di forza, pensata soprattutto per chi era alla ricerca di un veicolo commerciale.

Nonostante le idee siano, innanzitutto, riconducibili alla Seat 600, i progettisti presero appunti pure sulla Citroen Azu. Cercarono di metterle i bastoni tra le ruote nel segmento dei furgoni, ma la francese si era guadagnata un vantaggio competitivo troppo importante per essere impensierita. Oltretutto, aveva una capacità di carico di gran lunga superiore.

Per concludere, di Siata Formichetta ne uscirono appena 6.700 unità circa, prima del ritiro nel 1966. Le poche unità rimaste la rendono ambita dai collezionisti.

 

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