Stellantis ha dichiarato che introdurrà lo standard NACS (North American Charging Standard) in alcuni dei suoi modelli elettrici a partire dal 2025. Per facilitare la transizione verso lo standard NACS, Stellantis ha annunciato che fornirà adattatori compatibili per i veicoli attualmente equipaggiati con il sistema di ricarica CCS. Questo consentirà ai proprietari di veicoli del Gruppo Stellantis di sfruttare senza problemi l’infrastruttura di ricarica esistente che adotta lo standard NACS, sia essa pubblica che privata.
Stellantis: a partire dal 2025 i veicoli elettrici in Nord America adotteranno lo standard NACS
L’adozione dello standard NACS da parte di Stellantis segue quella di altri importanti produttori automobilistici, tuttavia, il comunicato stampa del Gruppo automobilistico si distingue da tutti gli altri. Stellantis, infatti, non fa menzione diretta di Tesla, che ha sviluppato questo sistema di ricarica per veicoli elettrici, né utilizza esplicitamente il termine NACS. Al contrario, si riferisce al connettore di ricarica utilizzando la designazione SAE J3400, evidenziando un approccio comunicativo differente rispetto ai suoi concorrenti e senza, quindi, far “pubblicità” ad uno dei suoi concorrenti.
Nonostante la transizione verso lo standard NACS, Stellantis non ha confermato l’accesso dei suoi veicoli elettrici alla rete di Supercharger Tesla, a differenza di altri costruttori che hanno adottato questo standard. Invece, l’azienda sembra puntare sulla collaborazione con IONNA, una joint venture mirata allo sviluppo di una rete di ricarica che prevede l’installazione di almeno 30.000 punti di ricarica in Nord America entro il 2030. Queste stazioni di ricarica saranno equipaggiate sia con connettori CCS che NACS, con le prime inaugurazioni previste negli Stati Uniti nel corso del 2024.
Questo non esclude la possibilità che i veicoli elettrici di Stellantis possano in futuro utilizzare i Supercharger Tesla in Nord America, ma al momento non esiste un accordo formale con la casa automobilistica di Elon Musk per l’uso di questi impianti di ricarica da parte di veicoli non Tesla. Vedremo come si evolverà la situazione nel corso dei prossimi mesi e se arriveranno altre novità in merito.