Stellantis, cosa propone il “Piano Italia” presentato al tavolo col Mimit

Il piano triennale del governo italiano prevede uno stanziamento complessivo di 1,6 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027.
tavolo stellantis mimit

Stellantis ha appena discusso a un tavolo tecnico il futuro dell’automotive in Italia. Si è parlato di investimenti dei piani per il rilancio, quelli anticipati con l’annuncio del cosiddetto Piano Italia. “Il treno della storia non si ferma due volte. Per Stellantis è arrivato il momento di unire le forze con l’Italia”, sono queste alcune delle parole riportate dall’incontro del gruppo industriale al tavolo col Ministero dell’Impresa e del Made in Italy.

“Voglio essere diretto e concreto: odio le promesse vuote, e non intendo essere smentito dai fatti. Per questo, ci metto la faccia”. Con queste parole decise, dunque, Jean-Philippe Imparato, responsabile europeo di Stellantis, ha aperto i lavori del tavolo Stellantis al Mimit.

tavolo stellantis mimit

L’incontro ha visto la partecipazione del ministro Adolfo Urso, del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, della ministra del Lavoro, Marina Calderone, dei sindacati metalmeccanici e dei rappresentanti delle Regioni dove si trovano gli stabilimenti del gruppo, Imparato ha ribadito che tutti gli stabilimenti italiani rimarranno operativi, con un incremento della capacità produttiva a partire dal 2026 grazie a nuovi modelli.

Il ministro Urso ha sottolineato come il settore automobilistico sia in piena trasformazione: “Nonostante le difficoltà di bilancio, il governo ha destinato oltre un miliardo di euro nel 2025 per supportare il comparto nella sua transizione”. Il piano triennale prevede uno stanziamento complessivo di 1,6 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027, che include fondi PNRR e risorse residue già allocate.

Per il 2025 saranno disponibili 1,1 miliardi, destinati ai contratti di sviluppo, alla filiera e alla componentistica, ma non verranno impiegati per cassa integrazione o nuovi ecobonus. Stellantis non riceverà ulteriori finanziamenti, puntando invece su investimenti strategici per garantire il rilancio degli stabilimenti italiani.

stabilimento stellantis

Stellantis ha delineato un piano ambizioso per le sue fabbriche italiane. Relativamente a Pomigliano d’Arco, dal 2028 sarà installata la nuova piattaforma Stla-Small per due modelli compatti. La produzione della Panda, qui, continuerà fino al 2030. A Mirafiori saranno prodotte la Fiat 500 ibrida e la nuova generazione elettrica 500 BeV, oltre alla prosecuzione della produzione di cambi eDCT.

Spostandoci a Cassino, verrà introdotta la piattaforma Stla-Large per tre nuovi modelli, tra cui la nuova Alfa Romeo Stelvio (2025), la nuova Alfa Romeo Giulia (2026) e una vettura top di gamma. A Melfi saranno lanciati sette nuovi modelli, tra cui la nuova DS 8, Jeep Compass, Lancia Gamma e DS7, tutti elettrici o ibridi. Questi veicoli saranno costruiti sulla piattaforma Stla-Medium. Su Termoli, Stellantis ha confermato il sostegno alla joint venture ACC e la possibilità di realizzare una Gigafactory, con dettagli previsti per il 2025.

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