Stellantis investe in nuovi motori a benzina alimentati a etanolo

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Qualche tempo fa qualcuno scommetteva su un imminente passaggio a miglior vita dei tradizionali motori. Ebbene, la morte del motore a combustione interna è stata probabilmente esagerata, dal momento che alcune delle più grandi case automobilistiche stanno ancora investendo miliardi in nuovi modelli a combustione.

Tra di essi non possiamo che citare anche Stellantis, che è l’ultimo colosso dell’auto in ordine di tempo a segnalare in modo chiaro e aperto che non ha intenzione di abbandonare presto le auto con motori a combustione. Il conglomerato automobilistico che possiede 14 marchi sta infatti spendendo l’equivalente di 6 miliardi di dollari in Sud America per nuovi motori e veicoli.

La spesa, che è stata già definita come il più grande investimento di sempre nel settore automobilistico sudamericano, sosterrà il lancio di oltre 40 vetture e lo sviluppo di motori flex-fuel. Ma di che cosa si tratta?

Cosa sono i motori flex-fuel e perché potrebbero funzionare bene in futuro

Nell’ipotesi in cui non si abbia familiarità con questo termine, è bene rammentare che con il termine flex-fuel ci si riferisce a un motore a combustione interna progettato per funzionare con benzina ed etanolo.

In questo senso, Stellantis ha confermato che sta progettando dei veicoli con configurazione ibrida-flex e ibrida-flex plug-in per un’efficienza ancora migliore, combinando il versatile motore a combustione con una batteria. Inoltre, produrrà almeno un’auto completamente elettrica nella regione. Gli investimenti saranno effettuati tra il 2025 e il 2030.

sede stellantis

I motori flex-fuel elettrificati sono stati sviluppati per adattarsi a diversi modelli dell’ampio portafoglio di Stellantis. Inoltre, saranno tutti compatibili con le linee di produzione esistenti in Sud America per mantenere bassi i costi. Nuovi modelli ibridi flex-fuel sono previsti per la fine del 2024 e alcuni veicoli avranno un cambio automatico a doppia frizione.

Gli investimenti in Sudamerica

La regione rappresenta un grande business per il conglomerato automobilistico, considerando che Stellantis detiene una quota di mercato del 31,4% in Brasile e del 23,5% in tutto il Sud America. È inoltre in cima alle classifiche di vendita in Argentina e Cile. L’anno scorso, Stellantis ha movimentato più di 878.000 veicoli nella regione. È anche leader nel segmento dei veicoli commerciali, con una quota del 28,6%.

Il motivo principale per cui Fiat è stato il marchio più venduto di Stellantis nel 2023, per il terzo anno consecutivo, è stato l’eccellente performance in Sud America. La casa automobilistica italiana non è certo leader in Europa né in Nord America, ma sta facendo grandi affari in molti Paesi dell’America Latina.

Toyota ha anche espresso il suo impegno a lungo termine nei confronti dei motori a combustione annunciando l’inizio dello sviluppo di una nuova famiglia di motori elettrici. Sebbene in Sud America le normative sulle emissioni non siano così severe come in Europa, il divieto dell’UE sulle nuove auto con emissioni nocive a partire dal 2035 potrebbe essere rimandato. Lutz Meschke, direttore finanziario di Porsche, lo ha dichiarato all’inizio dell’anno in un’intervista ad Automotive News Europe.

Vedremo dunque che cosa accadrà nei prossimi anni su questo fronte, su cui però gli investimenti di Stellantis sembrano essere sufficientemente importanti da sostenere nel tempo questo business.

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