Stellantis ha deciso di ridurre la sua forza lavoro negli Stati Uniti d’America. I tagli, questa volta, non riguarderanno gli operai, ma i cosiddetti “colletti bianchi”. Un fatto che, con l’avvento dell’intelligenza artificiale, potrebbe diventare sempre più ricorrente nelle aziende, ma qui non c’è stata l’AI all’origine della scelta. Le motivazioni sono altre.
Ad essere interessati dal provvedimento saranno circa 400 dipendenti, che dovranno lasciare l’azienda il prossimo 31 marzo. L’iniziativa è stata assunta per far fronte a “incertezze senza precedenti e all’accresciuta pressione competitiva che ha preso forma su scala mondiale”, nonostante i profitti record ottenuti lo scorso anno. Il taglio riguarda i settori dell’ingegneria, della tecnologia e del software e interesserà circa il 2% della forza lavoro in queste aree operative, nel territorio americano.
In una nota riportata da AutoNews, Stellantis motiva la scelta con la necessità di assumere “decisioni strutturali appropriate per migliorare l’efficienza e ottimizzare la struttura dei costi”, preservando le competenze critiche per proteggere al meglio l’innovazione e quindi il futuro aziendale. I dipendenti investiti dal licenziamento hanno appreso di quest’ultimo a pochi giorni dalla sua entrata in vigore. Comunque, non verranno lasciati soli: ci sarà una fase di accompagnamento nell’uscita, che renderà meno traumatica l’interruzione del rapporto lavorativo, sempre pesante nella vita delle persone e delle loro famiglie.
Secondo qualche gola profonda, questi tagli potrebbero non essere gli ultimi, ma una quota di un pacchetto più grosso, scaglionato in numeri inferiori a quelli previsti dal WARN Act, che prevede un preavviso di almeno 60 giorni ai licenziati. Si tratta, però, soltanto di voci, senza nessuna valenza ufficiale. Bisogna dire, ad onor del vero, che Stellantis, almeno negli USA, ha cercato di evitare dei licenziamenti in passato. Anzi si è mossa in controtendenza. Questa è l’unica certezza. Il resto…si vedrà in futuro.
Fonte | Carscoops