Stellantis, niente voce grossa contro l’Europa delle multe sulle emissioni

Stellantis potrebbe dover avere a che fare con una riduzione della capacità produttiva e il rischio di impatti negativi sull’occupazione.
commissione europea

Il gruppo industriale ha ribadito il proprio impegno a rispettare i rigorosi obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio imposti dall’Unione Europea entro il 2025, delineando una strategia mirata a evitare pesanti sanzioni economiche. La strada è segnata per Stellantis, probabilmente già da tempo: sottostare ai diktat europei.

Jean-Philippe Imparato, responsabile per il mercato europeo, ha illustrato i piani aziendali per incrementare la quota di veicoli elettrici e adattarsi alle normative in evoluzione. Per centrare gli obiettivi Ue, Stellantis punta a portare le vendite di veicoli elettrici in Europa dall’attuale 12% al 21%.

Con una potenziale multa di 300 milioni di euro per ogni punto percentuale non raggiunto, il gruppo automobilistico ha pianificato l’introduzione di 14 nuovi modelli elettrici tra la fine del 2024 e la metà del 2025.

Jean-Philippe Imparato, stellantis

Imparato ha spiegato che l’azienda sta lavorando su due fronti principali: aumentare i volumi di auto elettriche vendute o ridurre gradualmente la produzione di veicoli con motore a combustione interna (i cosiddetti ICE). Tuttavia, ha sottolineato come la riduzione degli ICE in Stellantis potrebbe comportare sfide significative, tra cui la riduzione della capacità produttiva e il rischio di impatti negativi sull’occupazione.

Questa strategia, in conformità a quanto richiesto dall’Ue, segna una svolta rispetto alla precedente gestione di Carlos Tavares, che aveva mantenuto una posizione più rigida verso le normative europee e si era opposto agli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni. Inoltre, Stellantis ha recentemente scelto di rientrare nell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA), un passo che riflette un approccio più cooperativo per affrontare le sfide del settore, sempre distanziandosi dalla precedente gestione del Gruppo.

carlos tavares stellantis

Gli standard CAFE (Corporate Average Fuel Economy) rappresentano un’importante leva normativa, ma anche una minaccia finanziaria, con costi potenzialmente miliardari per le case automobilistiche che non si adeguano. Per Stellantis, a questo punto, nel contesto europeo, l’elettrificazione non è solo una necessità ambientale, ma una scelta strategica per garantire la competitività sul lungo termine. Nel contesto più ampio, la transizione verso una gamma di prodotti più sostenibile implica notevoli investimenti nella tecnologia delle auto elettriche, oltre che nella riorganizzazione delle linee produttive.

Con 14 nuovi modelli elettrici in arrivo e un impegno dichiarato a evitare sanzioni, Stellantis si prepara a dire la sua, con decisione, nella nuova proposta internazionale in fatto di mobilità elettrica.

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