Si prova a immaginare il futuro dell’auto con la seconda amministrazione Trump: su Stellantis possibili dazi Usa del 20%. Del 100% se il Gruppo si sposta in Messico. Infatti, The Donald punta all’introduzione di dazi del 20% su tutte le merci importate dall’Europa, auto comprese. Nel mirino del tycoon anche la società guidata da Tavares, che secondo alcune indiscrezioni sta valutando la possibilità di trasferire parte della produzione dagli Stati Uniti al Messico. In questo caso, “imporremmo loro dazi del 100% su ogni veicolo venduto”, ha detto il magnate statunitense.
La minaccia del 2018 ora torna
Già nel 2018, durante il primo mandato, si era fatta concreta la possibilità che l’amministrazione Trump decidesse di decuplicare la tariffa applicata alle importazioni di veicoli e beni europei dal 2,5% (tariffa applicata ancora oggi) al 25%. All’epoca, il presidente era infastidito dai marchi tedeschi, rei di sottrarre quote di mercato ai costruttori americani.
I dazi Ue anti Cina cambiano tutto
Ma oggi ci sono i dazi Ue anti Cina che cambiano tutto. Bruxelles s’è dotata di misure protezionistiche per affrontare la minaccia del Dragone, il quale risponde con la guerra commerciale. Questo potrebbe portare a conclusioni diverse Trump: sì ai dazi. In quanto all’auto elettrica, non è più “Green new scam (truffa)”: il presidente eletto si è proclamato “a favore delle auto elettriche, che rappresentano però solo una piccola parte del mercato. La gente vuole auto a benzina e ibride”. GlobalData, società di consulenza che si occupa di fornire previsioni sul settore automobilistico, non crede però che Musk, supporter numero uno del futuro inquilino della Casa Bianca, possa cambiare la linea della nuova presidenza: il giorno successivo alla vittoria di Trump ha deciso di ridurre le stime di crescita per il mercato dei veicoli elettrici negli Usa, portando la quota di mercato di auto ricaricabili nel Paese per il 2030 dal 33% al 28%.
“La transizione ai veicoli elettrici negli Stati Uniti sarà ostacolata con l’amministrazione Trump”, ha dichiarato in una nota il vicepresidente di Global Data, Jeff Schuster. Secondo Schuster la volontà del tycoon di abbassare i prezzi del petrolio e allentare i limiti sulle emissioni potrebbe determinare un calo della quota di mercato dei veicoli elettrici del 15-20%.