Per un’auto come la Subaru BRZ aumentare la manovrabilità senza aumentare proporzionalmente la potenza rende l’esperienza di guida meno divertente. A tal proposito arriva la Subaru BRZ tS per il 2024. Subaru è riuscita a bilanciare i limiti di quest’auto con la potenza, agendo sulle sospensioni e sui freni, qui più aggressivi.
Un test condotto tra le impervie strade di provincia siciliane ha messo in luce la capacità dei nuovi ammortizzatori Hitachi Sensitive Frequency Response. Gli impatti più piccoli e a frequenza elevata aprono una seconda valvola che rende gli ammortizzatori più rigidi, ottenendo un risultato più nitido.
Valorizzati anche i freni Brembo aggiornati, con le pinze anteriori a quattro pistoni e posteriori a due pistoni abbinati a pastiglie più grandi e dischi più grandi. Il pedale del freno si è mostrato sorprendentemente solido, offrendo una risposta lineare fino al punto di attivazione dell’ABS.
Il differenziale Torsen a slittamento limitato ha fatto del suo meglio per garantire che le gomme posteriori Pilot Sport 4 non slittassero selvaggiamente, ma le spie di controllo di trazione e stabilità lampeggiavano freneticamente per contrastare le spaventose derapate in uscita dalle curve.
L’auto si guida incredibilmente bene sulle strade strette, dove si comprende quanto una Mustang V-8 o una Nissan Z siano davvero troppo potenti. La BRZ sembra più adatta a questo tipo di missioni, anche se forse è un po’ troppo larga per le città più labirintiche. Ma la posizione di guida, la visuale dal cofano e lo sterzo preciso consentono un piacevole tour di campagna.
È impressionante immaginare di percorrere queste stesse piccole città a una velocità due o tre volte superiore. Ma sul circuito della Targa Florio, in un clima caldo e asciutto, non si può che elogiare l’equilibrio del telaio, la frenata e l”efficacia dei freni Brembo monoblocco anteriori e posteriori.
In queste condizioni, è impossibile dire con certezza come si comportino tutte le modifiche apportate alla BRZ tS. Tuttavia, tutti gli optional e gli interni sembrano giustificare ampiamente il piccolo aumento di prezzo rispetto alla versione Limited a sei marce. E si apprezza molto anche la decisione coraggiosa (ma saggia) di non offrire un cambio automatico sulla tS.