Super SUV, cosa è successo in soli vent’anni di rivoluzione commerciale?

Solo 20 anni fa, il SUV ad alte prestazioni stava ancora facendosi spazio nel mercato come veicolo preferito di molti americani e pochi europei. I produttori di supercar non immaginavano neanche di investire risorse nell’idea di un SUV. Un giorno, però, nei primi anni Duemila, il produttore tedesco di auto sportive di nome Porsche (non proprio uno qualunque) ha prodotto il primo vero Super-SUV, il Cayenne.

Arrivando a oggi, se un marchio ad alte prestazioni non ha prodotto ancora un SUV, vuol dire che non ha compreso niente del mercato dell’auto. La Lamborghini ha l’Urus, l’Aston Martin ha il DBX e persino La Ferrari, con il Purosangue . Cosa è cambiato in soli vent’anni?

Il primo tentativo di produrre un “super SUV” fu proprio della Lamborghini, con lo straordinario (e non capito) LM002, rilasciato senza successo o clamore. Tra il 1986 e il 1993 ne furono prodotti solo 328, due dei quali utilizzati nel rally nel deserto della Parigi-Dakar.

Nell’agosto del 2002, Porsche lanciò il suo primo veicolo con motore V8, appunto, il Cayenne. Negli anni la proposta è passata anche attraverso un V6 da 247 CV a un V8 biturbo da 542 CV. Già nel 2010 c’era un super SUV da 600 CV. Fu sorprendente quanto popolare fosse il Cayenne. Diventò in poco tempo l’auto d’élite delle celebrità, da una parte all’altra del globo. Si trattava, infatti, di un super SUV con un sacco di comfort e possibilità, spazio sufficiente per ospitare tutta la famiglia e prezzo non per forza da miliardario. Ecco qual è stata la principale virtù del marketing di Porsche: non rendere il Cayenne un’esclusiva per la clientela più ricca.

I primi a lanciarsi nella sfida furono proprio i rivali tedeschi della Porsche. Audi ha improvvisamente introdotto i SUV della serie S-Line Q, con i V8 della supercar R8 improvvisamente piazzati su grandi veicoli. Successivamente BMW ha introdotto le versioni “M” dei loro SUV di successo, con V8 turbo che esprimono oltre 500 CV. 

Il mercato dei SUV era già esploso negli anni ’90, ma verso la metà degli anni 2000 stava iniziando a saturarsi. Porsche si è quindi inserita in un mercato saturo con qualcosa che non si era mai visto prima. Il successo fu tale che persino BMW e Audi, rispettivamente con le versioni M della serie X e le versioni S della serie Q, sono stati superati dall’azienda di Stoccarda.

La Lamborghini ha aperto a nuovi confini con il suo Urus. Sotto ogni aspetto numerico, era più potente della Cayenne Turbo S top di gamma. L’Urus divenne un pezzo forte e spinse tutti gli altri produttori ad alte prestazioni a lanciare il proprio super SUV. Nel 2021 l’Urus ha visto uscire dalla fabbrica il suo 20.000esimo modello: un successo spaventoso.

Perché adesso tutti i grandi nomi realizzano super SUV? Il motivo è banale: i soldi. Dove c’è domanda e non abbastanza offerta, c’è opportunità. Se hai un marchio riconosciuto in un mercato super saturo, continuerai a vendere , e Lamborghini ne è un perfetto esempio, con i design di auto più folli e da poster da parete che spostano letteralmente le auto fuori dal mercato. La sfida resta sempre per il piccolo produttore o il nuovo arrivato sul mercato che cerca di avere un impatto, cosa che nel mondo delle supercar si è verificata l’ultima volta nel 2010 con McLaren.

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