Superbollo, le novità della riforma fiscale alla Camera per le auto potenti

Ferrari F8 Tributo

La cancellazione del superbollo potrebbe essere più lenta di quanto si paventava in principio.

Reintrodotto dal Governo Monti col decreto Salva Italia, l’addizionale erariale applicata sulle vetture aventi potenza superiore ai 252 cavalli, non ha sortito gli effetti sperati. Le stime iniziali sono state disattese nella pratica ed è per questo motivo che il Governo intende cancellare tutte le piccole imposte. Le somme ottenibili non giustificherebbero, infatti, le spese da mettere in conto nella relativa riscossione.

Una proposta c’è, ma sancisce un addio meno netto al superbollo. Prima servirà avere la certezze di potersi permettere la manovra.

Superbollo, la riforma fiscale alla Camera che modifica il sistema di tassazione delle auto

Lamborghini Huracán
Foto Lamborghini

Attualmente il testo in questione, denominato Delega al governo per la riforma fiscale, è oggetto di discussione nella Camera dei deputati, che ha attuato sì degli emendamenti, ma non riguardanti il superbollo. Sebbene l’esecutivo attuale abbia più volte espresso l’intenzione di sopprimerla, la partita è ancora aperta.

Difatti, alle istituzioni viene affidato il compito di verificare la disponibilità delle coperture finanziarie per rendere fattibile la cancellazione. La prossima settimana dovremmo saperne qualcosa in più a tal riguardo. Ci sarebbero i presupposti per porre in essere un’abrogazione graduale, tuttavia il Senato deve sempre esprimersi.

Lo farà nei giorni a venire, quando finalmente gli italiani scopriranno il destino del superbollo. Nella tabella di marcia dell’esecutivo, l’approvazione finale dovrebbe arrivare entro la pausa estiva, in programma a inizio agosto. A conferma delle dichiarazioni rilasciate dagli stessi organi competenti, l’approvazione dei decreti legislativi avverrebbe in autunno. Da lì il passo sarebbe breve, con l’entrata in vigore dei provvedimenti in apertura del 2024.

Le disposizioni attuali soddisferebbero giusto in parte i cittadini, alla luce dei proclami rilasciati in passato, già durante le elezioni. Se il superbollo sembrava avere i giorni contati, adesso la situazione è cambiata, in favore di un approccio meno drastico, ripartito in varie tappe. Staremo allora a vedere quali saranno gli sviluppi, se il Senato deciderà di metterci mano o meno.

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