Dopo la brutta trimestrale e con le vendite in calo nel mercato mondiale numero uno, ossia gli Usa, il presidente di Stellantis John Elkann cerca il successore dell’ad Carlos Tavares a inizio 2026. La domanda viene spontanea: è normale andare alla ricerca di un nuovo manager? Se le cose andassero a gonfie vele per la società automobilistica nata dalla fusione PSA-FCA (a prevalenza francese), l’azienda si guarderebbe intorno?
Scioperi e tensioni
Magari pesano le situazioni molto calde in Usa e in Italia, dove i sindacati sono sul piede di guerra: minacce di scioperi, richieste di intervento della politica. Può darsi che anche questo incida sulla futura scelta. Comunque, lo stesso Tavares, in piena armonia con la società, potrebbe aiutare a cercare il proprio successore.
La Cina stritola tutti
Di certo, la concorrenza cinese sta facendo una strage. Non solo Stellantis ha a che fare con rivali terribili nel settore elettrico e delle ibride plug-in, ma anche VW potrebbe licenziare 30.000 addetti e chiudere tre fabbriche. Mentre BMW e Mercedes balbettano, perfino nella stessa Cina.