Tesla accelera a Shanghai: come la fase 3 ne cambierà il futuro

Per la realizzazione della Tesla Model 2 verrà ampliato considerevolmente la Gigafactory della Casa americana sita a Shanghai.
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Tesla è un ambiente in costante fermento. Fucina di idee innovative, talvolta rivoluzionarie, è sempre in movimento. Non c’è tempo per riposare dopo la presentazione della versione finale del Cybertruck, perché ora l’attenzione è puntata sulla Model 2, l’elettrica low-cost in procinto di essere lanciata al prezzo stimato tra i 20 e i 25 mila euro. Elon Musk, CEO dell’azienda, ha rilasciato dichiarazioni interessanti che hanno anticipato la novità.

Tesla Giga Shanghai, la sfida continua: con la fase 3 aumenta la capacità produttiva e la qualità

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In tale occasione, esploreremo le implicazioni del progetto che sta per vedere la luce. La strategia si basa su volumi di produzione massicci, il che comporterà un notevole ampliamento della Giga di Shanghai, attualmente responsabile della produzione di soli due modelli, entrambi cruciali per la gamma Tesla.

Il primo è la Model Y, leader nelle vendite e potenziale candidata al titolo di best seller mondiale nel 2023. Il secondo è la Model 3, recentemente aggiornata nell’ambito di quello che nei corridoi era stato definito il “Project Highland”. Nonostante sia già una Gigafactory ad alto rendimento, capace di produrre un veicolo in soli 40 secondi, l’introduzione della Model 2 richiederà ulteriori rafforzamenti.

Secondo quanto riferito dai media cinesi, Tesla mira a incrementare la sua capacità produttiva, riprendendo quanto interrotto a metà nel 2022 durante la cosiddetta “terza fase”. Musk aveva fermato le operazioni, ma sembra ora che sia sul punto di sbloccare definitivamente la situazione.

Secondo il Late Post, la Model 2 è considerata essenziale per raggiungere il traguardo di 20 milioni di unità elettriche vendute annualmente nel mondo. Nonostante i tagli di prezzo applicati da Tesla dall’inizio dell’anno, gli obiettivi delle immatricolazioni rimangono lontani. La Model 2 potrebbe essere la chiave per attrarre una fetta di utenti finora poco interessati al brand, orientati verso soluzioni più economiche. La fase 3 potrebbe conferire un netto boost ai ritmi tenuti presso la Gigafactory. Passata la burrasca, è l’ora di rimettersi in marcia.

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