Tesla, Elon Musk contro gli ambientalisti di Berlino: “Che stupidi”

Non accennano a terminare le proteste alla Gigafactory Tesla di Berlino, colpita nelle ultime settimane dagli ambientalisti.
Elon Musk

Non accennano a terminare le proteste degli ambientalisti fuori la Gigafactory di Tesla nei pressi di Berlino, dove nelle ultime settimane sono stati appiccati incendi ai tralicci della corrente. Questo ha causato il blackout della cittadina e, di conseguenza, lo stop alla produzione dello stabilimento, per un danno all’azienda che ammonta a diverse centinaia di milioni di euro.

Tesla, continuano le proteste degli ambientalisti contro la Gigafactory di Berlino

Tesla Gigafactory Berlino

Elon Musk, dopo aver realizzato diverse fabbriche negli USA e una Gigafactory in Cina, molto importante sia per il mercato locale che per le esportazioni, è stato affascinato dall’idea di stabilire un importante hub produttivo in Europa, optando per una località nelle vicinanze di Berlino, in Germania. Questo stabilimento, focalizzato principalmente sulla produzione della Tesla Model Y Performance per il mercato europeo, si è rivelato fonte di diversi grattacapi per il CEO sudafricano. All’inizio di marzo, infatti, un incendio doloso ha causato danni per centinaia di milioni di euro allo stabilimento, compromettendo parte delle infrastrutture elettriche dell’impianto e causando rallentamenti nella produzione.

Le polemiche attorno allo stabilimento non sembrano attenuarsi, tanto che il 10 marzo 2024 una folla di manifestanti si è radunata presso l’impianto per esprimere il proprio dissenso nei confronti della produzione di veicoli elettrici. Al centro del dibattito vi è la proposta di espansione dell’area produttiva di altri 170 ettari, con l’obiettivo di raggiungere una capacità produttiva annua di 1 milione di veicoli elettrici, maggiore dello stabilimento di Shanghai. Questa prospettiva non è stata accolta dagli ambientalisti, già critici nei confronti del progetto iniziale dell’impianto, per non parlare dell’idea di una sua ulteriore espansione.

L’area di Grüenheide, dove si trova il sito Tesla, è diventata oggetto di continue contestazioni soprattutto da parte di gruppi di estrema sinistra che hanno rivendicato la responsabilità dell’incendio di marzo. In risposta, Elon Musk ha etichettato questi attivisti come “i più stupidi al mondo”, sottolineando l’ironia di opporsi a un impianto che produce veicoli completamente elettrici, con emissioni zero e quindi privi di impatto inquinante diretto una volta immessi sul mercato. La Gigafactory di Berlino, che occupa circa 12.000 persone su un’area di 300 ettari, ha indubbiamente contribuito a migliorare il benessere e l’attività economica nella regione di Grüenheide, nonostante le resistenze di una parte della popolazione locale. Nelle ultime settimane si è parlato anche di trattative con il governo italiano per uno stabilimento Tesla nel nostro paese.

NotizieAuto.it fa parte del nuovo servizio Google News, selezionaci tra i preferiti cliccando in alto la stellinaClicca Qui!