Tesla sta intensificando la propria strategia di espansione globale attraverso delle negoziazioni con vari paesi per l’istituzione di nuove Gigafactory, essenziali per la crescita. Un report di Reuters rivela che la casa automobilistica statunitense è attualmente in trattative avanzate con il governo della Thailandia per la costruzione di una struttura produttiva nel paese, come confermato da un rappresentante dell’ufficio del Primo Ministro Srettha Thavisin.
Le conversazioni tra Tesla e la Thailandia non sono di recente iniziazione; infatti, hanno radici che si estendono a diverso tempo fa, indicando una maturazione nei dialoghi che suggerisce una potenziale realizzazione. Funzionari del governo thailandese hanno rivelato che Tesla sta valutando con attenzione la possibilità di erigere un impianto, che potrebbe specializzarsi nella produzione di veicoli o di batterie, entro i confini nazionali.
Tesla, la nuova Gigafactory sorgerà in Thailandia?
Nell’ultimo anno, Tesla ha accolto il Primo Ministro Srettha Thavisin presso il suo stabilimento di Fremont, in California, seguito da una visita di esponenti aziendali in Thailandia per esaminare possibili location per la nuova fabbrica. Un incontro tra il Primo Ministro Srettha e Elon Musk, CEO di Tesla, si è tenuto anche a New York lo scorso settembre, toccando temi che spaziavano dall’automotive a SpaceX e Starlink.
La Thailandia, capofila nella produzione e nell’esportazione automobilistica del Sud-Est asiatico, mira a consolidarsi come paese principale per la produzione di veicoli elettrici nella regione, avendo già attratto investimenti per oltre 1,44 miliardi di dollari da compagnie cinesi. Questo contesto rende il paese un terreno fertile per Tesla, che potrebbe non solo beneficiare dell’ambiente produttivo thailandese ma anche aprire le porte ad altri costruttori per nuovi stabilimenti di produzione nel territorio.
Le trattative tra Tesla e la Thailandia sono ancora in corso e l’azienda non ha ancora preso una decisione. Tuttavia, l’interesse di Tesla non si limita a un singolo paese, essendo in fase di negoziazione anche con l’India e, di recente, emergono colloqui con il governo italiano per diventare il secondo costruttore del paese, affiancandosi a Stellantis.