I touchscreen hanno preso il sopravvento nelle auto moderne, ma adesso scatta l’allarme, lanciato nientemeno che da Euro NCAP, l’associazione adibita a eseguire i crash tast. L’ente, specializzato nella sicurezza automobilistica, penalizzerà i modelli rei di affidarsi troppo ai display a sfioramento tattile. La presa di posizione dipende dal disagio arrecato ai conducenti, rei di mettere a repentaglio la sicurezza degli occupanti. L’Euro NCAP sottolinea come l’uso eccessivo dei touchscreen rischia di distrarre il conducente dalla guida, aumentando, dunque, il rischio di incidenti.
Euro NCAP fa suonare l’allarme sui touchscreen
Di conseguenza, ha definito delle nuove regole, la cui entrata in vigore avverrà nel 2026. Le Case avranno l’obbligo di avere dei comandi fisici separati, vale a dire gli indicatori di direzione, le luci di emergenza, il clacson, i tergicristalli e la n chiamata d’emergenza eCall. In caso contrario, addio cinque stelle: una vettura realizzata in trasgressione dei paletti verrà penalizzata nel giudizio complessivo. Ed è ben risaputo quanto i verdetti di Euro NCAP abbiano peso nelle scelte degli acquirenti. Avere accesso a un veicolo affidabile sotto ogni punto di vista è un requisito cruciale, a prescindere dal prezzo di listino. Per tale ragione, pure le citycar sono oggi ultraccessoriate. In passato, faticavamo anche solo a immaginare un’evoluzione tanto decisa e repentina. Ma le epoche cambiano e oggi la situazione è ben più favorevole nella prospettiva dei guidatori.
Euro NCAP non si oppone fermamente alle tecnologie di sicurezza. Anzi, le approva, giacché aiutano a ridurre notevolmente le probabilità di sinistri, tuttavia serve sempre la giusta via di mezzo. Un uso smodato dei touchscreen finisce col sortire degli effetti indesiderati, e di questo ne aveva già parlato Volkswagen. Il leader del marchio tedesco, Thomas Schafer, ha spiegato il dietrofront imputandolo proprio alla scarsa affidabilità di maxi-display. I risultati li abbiamo visti con la Volkswagen Golf 8 soggetta al restyling. E varrà lo stesso con l’EV low-cost ID.2, prevista per il 2026.