Trident Icieni, l’incredibile supercar diesel dimenticata

Nel corso dell’ultimo anno è emersa una nuova azienda di veicoli elettrici che ha fatto scalpore sul mercato. Non mancano i colossi del mondo delle supercar a sfoggiare le loro ultime creazioni in elettrico. Non possiamo non citare aziende come Rimac, Aspark, Nio, Dendrobium che hanno prodotto o annunciato supercar elettriche pronte prossimamente. Eppure, oltre a queste aziende che puntano sull’elettrico, vale la pena menzionare il team quasi dimenticato di Trident Sports Cars.

La Trident è stata responsabile dello sviluppo della Iceni e della Iceni Magna, due gran turismo che vantano potenze simili a quelle di una supercar. Ma funzionano con qualcosa di molto diverso dall’energia fornita da pesanti batterie. Le Trident funzionano con lo stesso carburante di ogni grosso camion che si rispetti: il diesel.

La Trident Iceni è una due posti a produzione limitata che riporta visivamente a una TVR Tuscan fusa con una Jaguar F-Type. Non è dotata di un piccolo V8 ma di un gigantesco V8 turbodiesel da 6,6 litri sull’anteriore, un Duramax. Lo stesso di un Chevrolet Silverado per intenderci, un pickup capace di carichi molto pesanti.

L’Iceni è stata proposta nel 2014 in versione standard, PH1 e PH2. Si parte da una potenza di 397 CV e stando al sito Trident “le cifre di 430 CV e 660 CV si ottengono con gli aggiornamenti del pacchetto prestazionale”. Le Trident di questo tipo riescono a raggiungere un tempo da 0 a 100 in 2,9 secondi, parlando per il modello PH2, e una velocità massima di 305 km/h.

I primi comunicati stampa del 2008 sulla Trident Iceni parlavano di una cifra di vendita che si aggirava intorno ai 136 mila dollari. Una cifra non troppo irragionevole per un’auto sportiva in edizione limitata. L’Iceni è stata commercializzata come un’auto sportiva ad alte prestazioni, dotata anche di incredibile efficienza nei consumi e perfetta per i lunghi viaggi. In effetti, consuma come una Toyota Prius. La Tridente affermava, infatti, di avere “un’autonomia di oltre 1.500 miglia con un singolo pieno di carburante”.

Un articolo di Top Gear del 2017 ha poi rivelato il motivo dietro i silenziosi ritardi. Qualcosa non stava andando nella direzione giusta nonostante annunci e grandi prospettive. L’amministratore delegato dell’azienda, Phil Bevan, ha spiegato che c’erano gravi ritardi nella produzione. Il finanziamento della società inoltre era previsto internamente senza il sostegno di alcuna banca o investitore terzo. Trident Cars, con sede a Norfolk, nel Regno Unito, non ha ancora messo sul mercato un modello della propria gamma.

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