Un 1987 di sperimentazione per la BMW: la Serie 7 con un assurdo motore V16

Durante tutti gli anni Ottanta diversi grandi marchi si cimentarono in sperimentazioni, oltre che veri e propri eccessi. Talvolta, certe scommesse portarono avanti lo stesso prestigio dei marchi, come nel caso dell’ascesa di BMW e Mercedes-Benz, case automobilistiche tedesche che hanno avuto anche per le loro idee visionarie un grandissimo successo.

L’eccesso, dunque, non dovrebbe stupire quando si parla della storia di un marchio come la BMW. In particolare, vogliamo parlare di  questa speciale BMW 750iL del 1987. Si trattava di una lussuosa berlina dotata di motore V16, esempio di incontro tra la follia ingegneristica e una curiosità da soddisfare.

Soprannominata “Goldfisch” (ovvero pesce rosso), questa Serie 7 unica nel suo genere presentava un motore V16 da 6,6 litri, derivato dall’affermato, e più “normale”, V12 della BMW. Il blocco era così grande che sarebbe stato difficilissimo adattarlo sotto il cofano della berlina a passo lungo senza operare modifiche significative. 

Come trovare lo spazio che serviva? Togliere qualche pezzo e metterlo su posteriore, facile!. La BMW pensò, quindi, di spostare il radiatore nel bagagliaio. Occupava troppo per convivere con il motore. La casa tedesca, infatti, ha montato due radiatori nel bagagliaio e li ha alimentati con aria attraverso due vistose prese d’aria in fibra di vetro sui pannelli laterali posteriori. Le fiancate a primo impatto fanno davvero paura.

Questo sistema ha fatto sì che si rimuovesse il liquido di raffreddamento del motore, ma non dall’auto. Gli ingegneri BMW hanno costruito un complesso sistema di estrazione dell’aria montato sul cofano del bagagliaio che veicolava il calore dietro l’auto, lasciandolo sulla scia. 

BMW 750IL

La berlina sviluppava circa 408 cavalli e anche se oggi non lascia sconvolti, ben 32 anni fa era un autentico mostro. Restando tra le auto dell’epoca, la Mercedes-Benz AMG “Hammer”, ad esempio, vantava un V8 da 6,0 litri che produceva 375 cavalli.

Ovviamente la scarsa praticità di questa super berlina non ha mai visto la produzione, ed è stato meglio così. Auto del genere sono belle proprie perché restano uniche nella storia degli “esperimenti”.

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