Ci sarà anche una Chevrolet Corvette LT1 Convertible del 1972 nella vendita all’asta di Mecum Auctions che andrà in scena questo fine settimana a Indianapolis, nello stato dell’Indiana (USA). Una cornice decisamente intonata allo spirito di un modello sportivo ad alte prestazioni. L’auto proposta alla tentazione dei potenziali acquirenti ha percorso solo 24 mila miglia e dispone del certificato Bloomington Gold. Questo il suo numero di telaio: 1Z67L2S518689.
Una delle caratteristiche che emerge subito allo sguardo è la verniciatura Targa Blue della carrozzeria. Non mi sembra un cromatismo molto ricorrente sul modello, ma potrei sbagliarmi. Sotto il cofano anteriore pulsa un’unità propulsiva V8 small-block “350”, con alesaggio e corsa di 101.6 e 88.4 mm, per una cilindrata totale di 5733 centimetri cubi. L’energia che sviluppa viene scaricata al suolo col supporto di un cambio manuale a 4 velocità, di intonazione confortevole, quindi non del tutto allineato allo spirito del modello. Molto gradevole l’allestimento dell’abitacolo, dominato dalla tinta blu, in pendat con il colore scelto per vestire gli esterni, così configurati in occasione di una riverniciatura.
Non si hanno dei valori di stima per l’auto proposta all’asta da Mecum Auctions, ma è chiaro che le cifre non saranno popolari. Del resto, stiamo parlando di un’auto iconica della storia americana. Questa vettura incarna le note della forza e della vitalità, che sprizzano da ogni curva dei suoi volumi e da ogni canto del suo motore. La Chevrolet Corvette del 1972 era una macchina capace di soddisfare appetiti insaziabili. Una predatrice delle strade che regalava belle emozioni. I tratti della carrozzeria si snodavano con un profilo sensuale; le curve del metallo erano plasmate con grazia e aggressività. La parte anteriore, con i suoi fari retrattili, sembrava uno sguardo penetrante che fissava la strada con fermezza.
I parafanghi larghi, quasi esagerati, conferivano a questa belva meccanica un aspetto inarrestabile, come se fosse pronta a balzare fuori dalla giungla urbana e fuggire all’orizzonte. Ma ciò che veramente faceva battere il cuore di questa Chevrolet Corvette era il suo motore V8 capace di generare grandi scariche di adrenalina. Ogni accensione era una sinfonia di scintille, un rituale che dava il via a un’esperienza di guida emozionante. Questa scoperta era un’auto che incanalava l’anima ribelle dell’epoca, una dichiarazione audace contro la conformità. Era un’icona dell’individualità, una macchina che non poteva passare inosservata, e chiunque la guidasse era un eroe delle strade, un avventuriero moderno che sfidava l’ordine stabilito.
Fonte | Mecum Auctions